Ha deciso di patteggiare il pirata della strada che, nel novembre 2021, investì e uccise Emilia Santurini, 63 anni di Fonzaso, mentre passeggiava a lato della strada in località “Fenadora”. Difesa e pubblico ministero si sono accordati per 3 anni e 6 mesi di reclusione, con sospensione della patente per 4 anni. E ieri mattina, il giudice delle udienze preliminari ha accolto il patteggiamento. I familiari della vittima – presenti in tribunale due dei tre fratelli con l’avvocato Nives Zanon – si sono affidati a Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella tutela dei familiari delle vittime di incidenti stradali mortali.
«Giustizia è stata fatta – commentano Marco Merotto e Gennaro Pisacane, di Giesse Risarcimento Danni – La famiglia è ancora dilaniata dal dolore perché, ovviamente, nessuno potrà restituire Emilia ai suoi cari. Tuttavia, siamo soddisfatti di essere riusciti a far emergere la verità, contrariamente a quanto raccontato dall’imputato che aveva spiegato agli inquirenti di essere andato a sbattere contro un palo per poi recarsi a casa come se niente fosse».
Alla drammaticità dell’evento, quella sera, si aggiunse infatti anche la condotta sconsiderata e immorale dell’automobilista che falciò la donna, scaraventandola al di là di una recinzione alta 165 centimetri, e fuggì senza prestarle soccorso.
«Emilia Santurini – concludono Merotto e Pisacane – morì soltanto in un secondo momento, nel cortile dell’azienda, a causa delle gravi ferite riportate a seguito dell’investimento. Una fine terribile che ha trovato oggi giustizia».