«Su ogni singolo allevamento continua a pesare sia la guerra in Ucraina, sia il rincaro del costo delle materie prime. Le quali, assieme, hanno causato un aumento dei costi di produzione nel primo semestre 2022 rispetto al 2021». Lo sottolinea Federico Caner, assessore all’Agricoltura della Regione del Veneto, a margine della pubblicazione di un nuovo report sui prezzi del latte pubblicato da Veneto Agricoltura.
«Questi dati – continua Caner – documentano le difficoltà di un’agricoltura che sta affrontando una crisi senza precedenti, aggravata anche dalla crisi idrica. Per sostenere l’aumento dei costi, le nostre aziende agricole hanno ridotto del quasi il 2% la produzione di latte, nonostante la domanda di mercato sia anche aumentata. Inoltre, il costo di produzione del latte oggi si attesta sui 51 centesimi, mentre chi lo acquista paga 0,41 centesimi al litro. Il problema, quindi, non è solo riconoscere qualche decina di centesimi in più ai nostri produttori, ma è necessario difendere l’intera filiera del latte locale rispetto a quella straniera. Lo sforzo delle produzioni venete va riconosciuto per evitare speculazioni e garantire la diversificazione».