Giunta De Pellegrin, 100 giorni positivi. Ma il bilancio preoccupa

Giunta De Pellegrin, 100 giorni positivi. Ma il bilancio preoccupa

Un lungo elenco di cose fatte ma nessun volo pindarico. E la Rigenerazione urbana? «Bei progetti, ma ora chi paga i costi di mantenimento?». La giunta comunale di Belluno presenta i suoi primi 100 giorni al governo della città. Tre mesi abbondanti non facili, con in mezzo l’estate (e il conseguente minore cabotaggio degli uffici) e con sulla testa il macigno dei costi energetici che non lasciano tregua.

Perché alla fine sempre lì si torna. Gli aumenti di energia elettrica e gas non fanno dormire la notte il sindaco Oscar De Pellegrin  e la sua squadra. «Che è unita – spiega il primo cittadino, sgombrando il campo dalle illazioni che vorrebbero il gruppo consiliare della Lega in subbuglio – e lavora fianco a fianco 12 ore al giorno. Che non bastano mai».

Per De Pellegrin «Questi primi mesi sono serviti innanzitutto per conoscere la macchina amministrativa e il personale. Ho trovato persone preparatissime e dipendenti disponibili, che hanno condiviso da subito il nostro percorso».

Il sindaco pone l’accento sui giovani («Stiamo lavorando ad una consulta dei giovani e al suo statuto») e cittadini («Che finalmente non vedono Palazzo Rosso come qualcosa di lontano, e questa è una bella soddisfazione»). Ma ha un occhio di riguardo per le frazioni: «Ringrazio il consigliere Massimo Granzotto, a cui ho dato la delega alle frazioni, perché si sta facendo in quattro. Abbiamo già realizzato 25 interventi sul territorio, e capita che le persone mi dicano che «Non era mai successo che un problema venisse risolto così velocemente». E presto, annuncia De Pellegrin, «arriverà in consiglio il regolamento per l’istituzione dei capi-frazione». Già in ottobre, assieme alla delibera che sancirà la nascita della frazione Nevegal.

Non sono stati mesi facili, si diceva. Non certo per l’assessore alla scuola, Roberta Olivotto, che si è traovata a dover risolvere la grana delle nuove Gabelli: «La precedente amministrazione aveva consegnato le chiavi della scuola – accusa – ma l’avvio dell’anno scolastico ha scoperchiato una pentola bollente. Per poter aprire la scuola c’erano da fare un sacco di lavori, che ho spinto fortemente perché venissero realizzati in tempo, anche scontrandomi con alcuni della giunta».

Olivotto risponde anche alle accuse di aver ridotto i finanziamenti a Spazio La.Bel: «Abbiamo dovuto togliere 30mila euro, ma che sono serviti a finanziare il trasporto degli studenti dalla scuola di Castion alle ex Gabelli al Parco Bologna».

Chi ha in mano il motore del Comune è il vicesindaco, con delega al bilancio, Paolo Gamba. Che non usa mezzi termini: «Il momento è drammatico. Attualmente ci sono problematiche impossibili da risolvere senza intaccare le tasche dei cittadini. E’ una cosa che non vogliamo, ma la realtà è questa». Gamba spiega di «Aver lavorato duramente per conoscere ogni singola voce. Prima di noi nel bilancio del Comune non si ragionava per centri di spesa. Ma se io devo capire e decidere dove posso fare dei risparmi, devo conoscere nel dettaglio il costo di ogni singola struttura».

Per Gamba «la precedente amministrazione, con i progetti di Rigenerazione urbana, ci ha lasciato degli splendidi palazzi, ma non ha pensato a quanto costa mantenerli. E non ha mai pensato di investire, quando si poteva, nel risparmio energetico ad esempio dell’illuminazione pubblica o dei palazzi comunali».

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