Maltempo: il lago di Santa Croce invaso dai detriti

Maltempo: il lago di Santa Croce invaso dai detriti

Il peggio è passato. E viste le quantità di pioggia caduta, non è andata male. Qualche allagamento, soprattutto nella zona di Puos d’Alpago e di Longarone. Smottamenti superficiali in valle di Schievenin (Quero Vas) e poco più. In montagna serviranno diverse ore di lavoro di pala e fresa, ma la situazione è sotto controllo, anche perché la perturbazione è in fase di esaurimento ed entro domenica mattina tornerà il sole. Ma l’immagine simbolo è quella del lago di Santa Croce, invaso da detriti. Tronchi, piante schiantate, pezzi di legno… l’acqua neanche si vede dalle parti del circolo velico. Serviranno importanti operazioni di pulizia e rimozione per farlo tornare allo splendore di sempre.

PIOGGIA E NEVE

Tutta colpa della pioggia, che ha gonfiato i torrenti. Da venerdì pomeriggio di acqua ne ha scaricata parecchia. I pluviometri dicono 150-160 millimetri. Record in Cansiglio: 176 millimetri. Ma in tutta la Valbelluna i quantitativi sono stati importanti. Sopra i 1.000 metri, invece, niente acqua, solo neve. E non poca. Circa 70-80 centimetri, soprattutto sulle Dolomiti meridionali (record a Col dei Baldi, tra Alleghe e Zoldo); quantitativi inferiori sul resto della montagna (60 centimetri a Malga Losch, Frassenè; 50 centimetri a Misurina e sul Falzarego).

I DANNI

In montagna la nuova neve non sta creando particolari criticità, se non per le strade, dove sono all’opera incessantemente gli uomini e i mezzi di Veneto Strade. Restano chiusi i passi dolomitici e altri tratti di viabilità regionale e provinciale. I tetti delle abitazioni che erano stati liberati nelle ultime settimane non avranno problemi, mentre per gli altri dovrà essere attivato lo sgombero. Frese e pale avranno da lavorare nelle prossime ore. Resta altissimo il pericolo valanghe (grado 4 su una scala da 1 a 5), e difatti una slavina è caduta lungo la strada tra Costa e San Donato (a Lamon). 

Ha fatto più danni la pioggia, con allagamenti di scantinati e garage, soprattutto nella zona di Puos d’Alpago e di Dogna e Provagna (Longarone). Niente a che vedere con l’alluvione di inizio dicembre, in ogni caso.

Le precipitazioni hanno provocato una colata detritica a Quero Vas, in valle di Schievenin e altri smottamenti che non destano preoccupazione.

«Sono stato contattato questa notte da diversi cittadini in Alpago, per allagamenti a scantinati. E in mattinata ho effettuato qualche sopralluogo. La situazione comunque è sotto controllo – dice il consigliere provinciale delegato alla Protezione Civile Massimo Bortoluzzi -. Le precipitazioni sono state importanti, non eccezionali. Il nostro territorio si conferma fragile, ma il terreno ghiacciato ha fatto sì che le piogge non muovessero le frane storiche».

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