Fratelli d’Italia: «La predazione a Canevoi? Un piano lupi non è più prorogabile»

Fratelli d’Italia: «La predazione a Canevoi? Un piano lupi non è più prorogabile»

 

«Appresa la notizia di una nuova predazione, questa volta nella frazione di Canevoi alle porte del centro cittadino, esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia di agricoltori colpita. Li sosterremmo, chiedendo delle misure concrete nella gestione dei lupi». A dichiararlo è Alessandro Farina, portavoce di Fratelli d’Italia per Ponte nelle Alpi.


«La situazione si sta facendo sempre più difficile: non solo per chi lavora nel settore agricolo, ma anche per chi, semplicemente, investe passione nell’agricoltura. Qualche mese fa si sono registrati avvistamenti e attacchi nella zona di Castion: non possiamo sapere se il lupo appartenga allo stesso branco, ma il fatto che si sia spinto così vicino al centro abitato ci preoccupa. La tutela dell’uomo e delle attività agricole è la nostra priorità». 
Farina ricorda che la questione era arrivata pure a Roma: «Grazie all’onorevole De Carlo, Fratelli d’Italia ha portato la criticità fino ai banchi del parlamento con molteplici interrogazioni rivolte al Governo centrale al fine di chiedere seri provvedimenti in materia. È indispensabile dunque intervenire in tal senso e proteggere i capi di bestiame, ormai spesso sotto attacco da lupi che popolano le nostre campagne e i nostri pascoli. Questa predazione ne è l’oggettiva testimonianza. In tutto questo bisogna tener conto delle difficoltà che gli operatori agricoli vivono e delle risposte che il Governo, la Regione e la Provincia devono dare a ogni agricoltore fortemente penalizzate da un ambiente difficoltoso. Un piano lupi non è più prorogabile».


Sul tema interviene pure Christian De Carlo, membro di Gioventù Nazionale e allevatore per passione: «Esprimo la più totale solidarietà agli imprenditori agricoli, ancora oggi costretti a fronteggiare i ricorrenti attacchi dei lupi che, affamati, si spingono all’interno dell’abitato. I lupi sono potenzialmente pericolosi, non solo per i capi di bestiame: anche per i cittadini. A fronte di questo ennesimo episodio, dalle istituzioni auspichiamo un intervento tempestivo rispetto a una problematica che mette in seria difficoltà l’operato dei tanti allevatori. Gli stessi che, nonostante le innumerevoli difficoltà, continuano in maniera inesorabile a operare nei nostri territori. Chiediamo attenzione, ma soprattutto soluzioni». 

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