«Una gara di queso tipo poteva essere sbloccata solo da una prodezza individuale. Nella ripresa siamo andati vicini al vantaggio, ma il Cartigliano obiettivamente ci ha messo in grossa difficoltà». È lucida e onesta l’analisi di Sandro Andreolla, tecnico dell’Union Feltre, dopo aver archiviato il primo 0-0 di questa stagione.
Un’analisi che passa anche, e inevitabilmente, da un campo semi-ghiacciato: «Forse abbiamo sbagliato a voler giocare sempre e comunque la palla. Il terreno non ce lo permetteva. E loro, che sono più essenziali di noi, ci hanno quasi punito». La sostituzione all’intervallo di Parasecoli? Tutt’altro che punitiva: «Nessuna bocciatura, ci mancherebbe. Guido, probabilmente, si è rotto il dito del piede. Il cambio era obbligato. Anche se “Lillo” Gjoshi è stato bravo, ha avuto un buon impatto in un ruolo magari non suo: so che posso sempre fare affidamento su di lui. Ci ha dato una grande mano».
Andreolla, però, ha un paio di appunti da muovere ai suoi: «Dovevamo capire e leggere meglio alcune situazioni del match. A volte ci siamo fatti trovare con i due terzini alti e abbiamo perso palla. In più, potevamo attaccare meglio la profondità». Altro neo: l’Union, davanti al pubblico amico (tra Zugni Tauro e Boscherai), ha conquistato un punto nelle ultime quattro gare. E non va in gol da oltre 360’: «Quando giochiamo in casa, gli avversari ci aspettano un po’ di più e fatichiamo a ritrovare le nostre caratteristiche. Se è così tanto che non segniamo, un motivo c’è».
In ogni caso, l’obiettivo non cambia: «Vogliamo fare un punto in più rispetto all’andata. Ora andiamo ad Adria ed è la peggior partita che ci potesse capitare: troveremo una squadra reduce da due sconfitte, ma con un potenziale enorme».