Herbert Dorfmann “da tener d’occhio”: per Politico.Eu avrà un ruolo fondamentale

Herbert Dorfmann “da tener d’occhio”: per Politico.Eu avrà un ruolo fondamentale

Herbert Dorfmann è uno da “tenere d’occhio”. Lo dice il portale Politico.Eu. L’edizione europea della compagnia americana Politico segue da vicino la vita del vecchio continente e del Parlamento Europeo, e in questi giorni ha stilato la lista dei venti nomi che nel 2020 potrebbero segnare il futuro politico europeo. A Dorfmann viene riconosciuto il peso del suo ruolo all’interno del Partito Popolare Europeo come relatore sulla nuova Politica Agricola Comune affermando che «influenzerà il posizionamento del Ppe nelle prossime trattative». 

Dorfmann, per quanto germanofono, è l’unico italiano presente nella lista, in cui figurano nomi altisonanti tra cui quello del leader catalano Carles Puigdemont.

«È certamente un grande onore e una grande responsabilità per me essere in questa lista – commenta Dorfmann –. Durante la scorsa legislatura, ho lavorato molto per arrivare ad una Politica Agricola Comune che sia rispettosa dell’impegno e dei diritti dei lavoratori del mondo agricolo. L’obbiettivo dei prossimi mesi sarà quindi quello di riuscire a portare a casa questo risultato, nonostante gli annunciati tagli al bilancio dovuti anche alla Brexit; sono convinto che l’agricoltura, in particolar modo quella di montagna, sia un’importante leva economica che l’Unione Europea deve continuare a sostenere con convinzione».

Dorfmann esamina i possibili aspetti di crescita del settore. «In Europa, solo il 5% degli agricoltori ha meno di 30 anni: servono forze nuove, con capacità di inventiva e di rinnovamento; per loro vanno destinati particolari fondi nei Piani di Sviluppo Rurale per l’acquisto di nuovi mezzi. C’è poi tutta la partita del biologico: la richiesta del mercato è in continua crescita, siamo al 10% di consumo bio in Europa, ma dobbiamo importare merce perché la nostra produzione non è ancora in grado di soddisfare le necessità. Su questo, e sulle sue potenzialità anche collegate all’ambiente e allo sviluppo turistico, bisognerà lavorare con unità e convinzione: dobbiamo rendere redditizia l’agricoltura di montagna, anche con la creazione di marchi dedicati».

  

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