120 autobus e almeno il doppio di autisti in più. Questi i numeri che Dolomiti bus dovrà mettere in campo durante le olimpiadi e le paralimpiadi del 2026, per trasportare il pubblico nei luoghi delle gare. D’altra parte i chilometri da coprire sono tanti, oltre un milione, che si andranno ad aggiungere all’attività quotidiana, che non potrà certo essere azzerata. Tenendo conto del fatto che attualmente in forza all’azienda di trasporto locale ci sono 127 autisti, significa che ne vanno trovati il doppio: in un momento, tra l’altro, niente affatto generoso dal punto di vista dell’offerta di personale. Al quale, tra l’altro, va garantito un alloggio, altro problema che nel Bellunese pare quasi insormontabile.
Ci si prova, comunque. A tal proposito Dolomiti bus ha avviato proprio ieri (3 aprile) un’indagine di mercato per trovare partner strutturati per il trasporto interessati a far parte della partita.
Gli operatori interessati, specifica Dolomiti Bus, «devono possedere specifici requisiti generali e speciali, tra cui la registrazione al Portale Acquisti Agisupply, la capacità a contrarre con le Pubbliche Amministrazioni, l’iscrizione alla Camera di Commercio e la disponibilità di autobus e personale conducente qualificato.Le manifestazioni di interesse devono essere presentate entro le ore 12 del 24 aprile 2025 tramite il Portale Acquisti Agisupplyi».
L’impegno olimpico sarà gravoso, soprattutto se, come detto, c’è da mandare avanti in contemporanea l’ordinaria amministrazione. Ecco perché nel piano mobilità che presenterà nei prossimi giorni, Dolomiti bus ha chiesto di modificare il calendario scolastico, chiudendo nelle due settimane dal 9 al 21 febbraio 2026 le scuole superiori. Proposta accolta dalla Regione, che nelle linee di indirizzo per l’inizio del prossimo anno scolastico ha lasciato ampia libertà agli istituti bellunesi, che potranno anticipare il via al 1° settembre, o posticipare la fine al 30 giugno.