Nuova linfa al patto di collaborazione tra il Comune di Feltre e la locale sezione dell’Ana, che ieri ha trovato suggello anche in un documento ufficiale. E’ stato infatti sottoscritto uno schema di convenzione che riguarda le attività di protezione civile.

In base all’accordo il Comune concede in comodato d’uso gratuito per 20 anni all’unità di Protezione civile dell’Ana di Feltre i fabbricati dell’area nord-est del compendio della caserma Zannettelli.

La convenzione prevede anche un accordo di stretta collaborazione che riguarda la logistica e tutte le operazioni riguardanti i casi di emergenza pubblica, legate in particolare – come è accaduto negli ultimi anni – al maltempo.

Ma c’è di più. La collaborazione va infatti anche nella direzione di promuovere lo sviluppo alla caserma Zannettelli di un polo per la formazione e l’addestramento dei volontari (oltre 400 quelli appartenenti oggi alla Protezione Civile dell’ANA feltrina) e a quanti, soprattutto giovani, vorranno avvicinarsi alla cultura della protezione civile, che rappresenta sempre più un bene condiviso indispensabile alla comunità.

«Un accordo che per noi ha un duplice significato», commenta Stefano Mariech, presidente dell’Ana Feltre. «Il primo di natura morale: finalmente gli alpini e gli amici degli alpini rimettono piede nella loro caserma. Il secondo è sostanziale: ora abbiamo la possibilità di dedicare questo spazio alle finalità previste dall’amministrazione comunale. Ovvero farlo diventare un punto di attività concreta in caso di calamità naturale, ma soprattutto un polo di formazione per gli addetti di protezione civile. E’ sempre più importante personale formato e che lavora in sicurezza, per poter intervenire al meglio in caso di necessità».

«Questa convenzione è il completamento di un percorso già iniziato da tempo – aggiunge l’assessore comunale alla protezione civile, Adis Zatta – quando assieme all’Ana Feltre abbiamo collaborato per mettere mano all’edificio per prepararlo ai diversi scenari addestrativi e per la gestione delle emergenze. Ora abbiamo l’ambizione di farlo crescere».