Fiordaliso: la primavera sboccia con tre leggende

Fiordaliso: la primavera sboccia con tre leggende

La primavera esplode in tutta la sua vitalità, con tutti i colori, i profumi e i suoi fiori.

Ed oggi vogliamo portarvi tra curiosità e leggende dei fiori che possiamo trovare nei giardini, sugli alberi o sui prati.

Come il fiordaliso. 

Una leggenda narra che Re Guglielmo I, un giorno, vide proprio questo fiore in un campo, mentre una madre premurosa ne raccoglieva alcuni mazzetti da donare ai suoi figli.

Gli piacque talmente tanto da decidere di inserire il fiordaliso nello stemma nobiliare.

Un’altra leggenda che arriva dai confini con l’Alto Adige racconta invece di una principessa e di un cavaliere. I due si innamorarono follemente a primavera.

La principessa aveva gli occhi di un blu intenso e convinse il cavaliere a restare fino all’inizio dell’inverno. Poi però dovette partire con la promessa di rivedersi a primavera, ma purtroppo non fu così per il giovane innamorato.

La principessa, non vedendolo tornare, si rattristò a tal punto che morì di crepacuore. Ma una fata la trasformò in un bellissimo fiore con i colori dei suoi occhi e lo chiamò Fiordaliso.

Un’altra leggenda ci racconta delle allegre margheritine che tingono di bianco i nostri prati: le pratoline. Si narra infatti, che la figlia del Dio Belus si chiamasse Bellis e amasse ballare.

Un giorno, mentre la giovane e splendida ragazza muoveva dei passi di danza in un prato tenendo per mano il fidanzato, suo padre, dio della primavera, la vide e gli prese un colpo.

Tentò di strapparla dalle mani di quel giovane e ne nacque una lite violentissima.

Bellis, terrorizzata dal padre così geloso, per salvarsi chiuse gli occhi, trasformandosi in una margheritina. Più comunemente chiamata “pratolina”!

Alla prossima!

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