Dal fronte della guerra in Ucraina a Sorriva di Sovramonte, per raccontare il lavoro dell’inviato di guerra e per rimarcare l’importanza del rapporto tra giornalista e territorio raccontato: ospite d’onore per l’edizione 2023 della Festa della Comunicazione in Montagna, promossa dal settimanale L’Amico del Popolo con il quotidiano Avvenire, è stato Nello Scavo, inviato speciale di Avvenire, che ha trascorso dieci degli ultimi sedici mesi al fronte della guerra ucraina.
Quasi un anno in prima linea, raccontato con schiettezza e senza filtri, dai segnali che già da anni preannunciavano lo scoppio del conflitto agli intrecci tra economia e politica che dalla Russia arrivano in Africa, passando per Malta, Azerbaigian e l’Italia. Ma la guerra in Ucraina non è stato l’unico fronte operativo negli anni per Scavo: ex-Jugoslavia, Cambogia e Sudest asiatico, i paesi dell’ex Urss, America Latina, Turchia, Siria, il Corno d’Africa, il Maghreb, e poi la Libia con le sue prigioni clandestine, i Balcani con le rotte via terra dei profughi, le navi dei migranti nel Mediterraneo. Inchieste che hanno dato fastidio a più di qualcuno, tanto che da ormai quattro anni Scavo vive sotto scorta.
Il centro del suo intervento, ospitato nella nuova palestra comunale di Sorriva, è stata comunque l’Ucraina, senza però dimenticare quanto sta accadendo negli altri angoli del mondo.
Teatro di questo incontro è stata – come detto – la Festa della Comunicazione in Montagna; c’è infatti qualcosa che lega l’inviato speciale dei grandi quotidiani nazionali e internazionali al corrispondente della stampa locale: l’attenzione e il rapporto al territorio.
L’obbiettivo della Festa della Comunicazione in Montagna è infatti proprio questo: da un lato, far conoscere ai giornalisti delle testate nazionali la provincia bellunese (quest’anno Sovramonte, lo scorso anno Canale d’Agordo); dall’altro, far emergere le nuove opportunità della montagna legate ai progressi e agli sviluppi del mondo della comunicazione.