«Il fatto di non avere alcun rappresentante della città di Feltre e del suo consiglio nella nuova assemblea provinciale mi lascia profondamente amareggiata e, come si può facilmente intuire, non potrebbe essere altrimenti». Ad affermarlo è la sindaca Viviana Fusaro.
«La legge Delrio si è dimostrata, una volta di più, uno strumento inefficace e inadeguato a dare una minima e necessaria rappresentanza alle comunità locali e ai territori (tanto che, come si è visto, ne hanno patito le conseguenze anche altre aree della provincia di Belluno), dimostrandosi piuttosto un luogo deputato a prove di forza politica e partitica. L’unico auspicio non può che essere quello di tornare, quanto prima, all’elezione diretta da parte dei cittadini, ora semplici spettatori di quanto avviene in altre sedi».
Fusaro ha effettuato un’analisi del voto di Palazzo Piloni: «Nulla cambia per quanto riguarda la maggioranza in Comune a Feltre, in cui confermo massima fiducia e che continuerà a perseguire e sostenere in maniera coesa – come avvenuto finora – il programma di questa amministrazione, che è l’unico, vero obiettivo per cui ci siamo candidati alla guida della città. Infine, a chi lancia facili accuse e dà sarcastici giudizi rivolgo una semplice domanda: “Come mai il Partito democratico e le forze di sinistra, che così tanto dicono di avere a cuore la rappresentanza feltrina in consiglio provinciale, non si sono adoperate o non sono riuscite a far eleggere un proprio o una propria rappresentante, ottenendo, al contrario, risultati così marginali?”».