Che cos’è mezzo millimetro? Meno di una formica. Quasi la punta di un ago da cucito. È anche la quantità totale di pioggia caduta dall’inizio di febbraio. Nulla, praticamente.
La siccità è ormai conclamata e ben visibile. La natura paga dazio con prati secchi e nessun segnale di risveglio. Del resto, a febbraio non è mai piovuto, mentre la media storica per l’intero mese direbbe 60 millimetri d’acqua.
La situazione è grave, anche perché il manto nevoso in quota non è tale da garantire, con lo scioglimento, l’acqua di cui ci sarebbe bisogno. In tutto l’inverno le precipitazioni sono state rarissime. E il Bellunese è reduce da una primavera e un’estate particolarmente siccitose.
Eppure, le previsioni meteo a lungo raggio lasciano intravvedere qualche spiraglio. Tra giovedì e venerdì dovrebbe affacciarsi un primo fronte umido. Poche gocce in realtà, ma si tratta dell’avanguardia della perturbazione che tra sabato e domenica dovrebbe scaricare grandi quantità d’acqua sulla montagna bellunese. Al momento è difficile individuare la quota neve, ma pare che si possa attestare attorno agli 800-1.000 metri. Dovrebbe essere neve abbondante. E sarà il serbatoio necessario per scongiurare gravi crisi idriche nei prossimi mesi. A patto che basti.