Fa gol per il Bologna e si ispira al padre pallavolista: la storia di Tommaso Ebone

Fa gol per il Bologna e si ispira al padre pallavolista: la storia di Tommaso Ebone

Professione studente. A 15 anni non potrebbe essere altrimenti.

Sì, ma anche attaccante. E non di una squadra qualsiasi, bensì di una selezione giovanile legata a un club professionistico come il Bologna.

Tommaso Ebone è un ragazzo che ce l’ha fatta. O meglio, ce la sta facendo. Ha i piedi ben piantati a terra, non ha grilli per la testa, eccelle a scuola e sul rettangolo verde. Quando non è sui banchi, infatti, gioca a calcio. E lo fa divinamente, tanto da essersi meritato la chiamata del club emiliano: 

PRIMI PASSI – «Ho mosso i primi passi nel vivaio del Pizzocco – racconta Tommaso – e poi sono approdato al Montebelluna, mentre un anno l’ho vissuto al Venezia». L’interesse del Bologna è emerso durante l’estate: «Ero in ritiro con la prima squadra del Montebelluna e ho segnato in amichevole. Poco dopo, mi hanno invitato in Emilia per un provino e, al secondo giorno, sono stato preso». 

TERRA DI PREDESTINATI – Classe 2005, è originario di Sartena di Santa Giustina: la stessa frazione di Alessandro Gazzi. «Penso di essere un giocatore completo: posso attaccare la profondità e andare incontro alla palla senza particolari problemi». Essendo una punta, il suo idolo potrebbe essere Ibrahimovic o Lukaku, magari Haaland o Lewandowski. E invece no: «Il modello di riferimento è mio padre Ezio. Lui era un pallavolista (alzatore dell’Executive Belluno che ottenne la promozione in B1, ndr) e mi ha sempre sostenuto e aiutato. Sempre. Anche nella preparazione atletica: io davanti a correre e lui appena dietro». 

FAMIGLIA – Ebone, una famiglia unitissima: di valore. E valori: «Oltre a papà, sono fondamentali i miei fratelli, Nicola e Riccardo, e mia mamma. Senza dimenticare il mio agente, Stefano Barattin, e Alessandro Renica». Il sogno? È dipinto di tricolore («vincere lo scudetto»), mentre l’obiettivo a breve termine è molto più prosaico: «Dare il meglio di me stesso, a scuola e sul campo. No, non è così complicato conciliare lo studio con lo sport. L’importante è sapersi organizzare». Parola di Tommaso Ebone: un ragazzo che ha la mentalità e l’umiltà per andare lontano. Nel calcio, come nella vita. 

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