Due tappe quasi interamente bellunesi. Di certo, con una frazione dolomitica destinata a diventare epica. Il Giro d’Italia 2023 si deciderà in provincia di Belluno. Quasi sicuramente sulle Tre Cime di Lavaredo. L’ufficialità del tracciato sarà data lunedì 17 ottobre, alla presentazione di gala a Milano. Ma le notizie che filtrano promettono più che bene per gli appassionati.
La corsa rosa dovrebbe essere in provincia il 25 e il 26 maggio. Verosimilmente quartultima e terzultima tappa del Giro 2023. Il primo giorno la frazione partirà da Oderzo e arriverà a Palafavera (Val di Zoldo). In mezzo, pare che i girini debbano affrontare la salita del Cansiglio e la discesa in Alpago, prima di imboccare la Alemagna per salire in Cadore, passare per Cibiana e inerpicarsi sulle rampe dello Zoldano. Palafavera non è un arrivo inedito: il Giro l’ha già sperimentato nel 2005; in quell’occasione, vittoria di Salvoldelli e maglia rosa a Ivan Basso.
Il giorno dopo sarà la tappa regina, il tappone dolomitico che catalizzerà le attenzioni di mezzo mondo. Partenza da Longarone, in occasione dei sessant’anni dal disastro del Vajont. Allo studio al momento un passaggio nei pressi del cimitero monumentale delle vittime del 9 ottobre 1963, poi via verso Ponte nelle Alpi e Belluno. La città sarà toccata solo di striscio, perché i ciclisti dovranno raggiungere l’Agordino via Mas-Peron, per salire ad Alleghe e Arabba. La prima asperità di giornata sarà il Campolongo. Breve passaggio in Val Badia e poi di nuovo su per il Val Parola per tornare nel Bellunese. Nel tracciato dovrebbero esserci anche il Falzarego, il Giau e il Tre Croci, prima della salita finale alle Tre Cime. E lassù, la sera del 26 maggio, la classifica finale potrebbe essere già decisa.
foto d’archivio