Un drone programmato appositamente. Un braccio meccanico che si avvicina ai cavi di linee elettriche e teleferiche. E un gancio con magnete. Sono gli ingredienti per contrastare gli ostacoli al volo e garantire sicurezza massima all’elisoccorso.
Il primo esperimento è riuscito: qualche giorno fa, in zona Cinque Torri, il drone ha spiccato il volo e ha installato le prime palette catarifrangenti sui cavi di una teleferica. Adesso non resta che programmare l’installazione a tappeto su tutti gli ostacoli al volo presenti in montagna.
È il progetto innovativo ideato dall’associazione-comitato “Falco senza ostacoli”, nato proprio per evitare tragedie come quella occorsa all’equipaggio dell’elisoccorso caduto a Rio Gere undici anni fa. La Provincia lo ha sposato in toto. E convocherà un tavolo con tutti i portatori di interesse per accelerare le operazioni.
Il progetto consiste nell’installazione di particolari palette segnaletiche di tecnologia svedese su tutti i cavi posizionati a un’altezza inferiore ai 60 metri (quota sotto la quale moltissimi impianti, comprese le teleferiche, non sono segnalati, anche a causa di una regolamentazione piuttosto caotica). Si tratta di strumenti rifrangenti e fotoluminescenti, ben individuabili cioè anche con visori notturni. Il piano predisposto dall’associazione-comitato “Falco senza ostacoli” prevede l’utilizzo di un drone costruito appositamente, per il posizionamento sui cavi.
«L’attacco è tramite magnete e i test fatti in laboratorio hanno mostrato una resistenza a bassissime temperature e anche a forti raffiche di vento – spiega il dottor Alessandro Forti, medico di elisoccorso e tra i fondatori di “Falco senza ostacoli” -. Anche la prova con visori notturni è andata bene e l’esperimento di attacco su alcuni cavi in zona Cinque Torri è riuscito. Ora si tratta di pianificare la progettazione: l’ideale sarebbe cominciare la prossima primavera».
La Provincia intanto sta già lavorando per finanziare l’intervento. «Dobbiamo percorrere l’iter burocratico necessario a ottenere tutte le autorizzazioni per portare avanti il progetto – spiega il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi -. Proprio per questo attiveremo un tavolo per la sicurezza del volo. Il nostro compito sarà quello di coordinare, assieme alla Prefettura, i lavori preliminari, mettendo attorno al tavolo tutti gli attori e i portatori di interesse, dalla Regione alla Sovrintendenza. Dopodiché finanzieremo l’intervento, per mitigare il più possibile gli elementi di pericolo al volo e garantire massima sicurezza agli operatori dell’elisoccorso, fondamentali in montagna».