Il futuro vedrà, forse, frotte di turisti recarsi tra le Dolomiti grazie al fiammante Treno delle Dolomiti, sponsorizzato nientemeno che dal governatore del Veneto in persona. Il presente però vede i pendolari del convoglio Calalzo – Belluno (e viceversa) mestamente con i piedi a terra.
O meglio, sul pianale di un bus sostitutivo.
Non c’è pace per la ferrovia del Cadore, che da martedì pomeriggio (10 gennaio) è chiusa a tempo indeterminato. E non solo tra le stazioni di Longarone e Calalzo, come accaduto l’altro ieri. Da ieri mattina l’interruzione del servizio interessa l’intera tratta.
Perché non c’è solo il problema individuato al ponte di Perarolo. Ieri una piccola frana ha invaso la massicciata tra Ponte nelle Alpi e Longarone, come spiega Rfi (Rete ferroviaria italiana) in una stringata nota: «L’interruzione si è resa necessaria per garantire due interventi: la messa in sicurezza del tratto tra le stazioni di Ponte nelle Alpi e Longarone (BL), interessato da un evento franoso nella giornata di oggi (ieri, 11 gennaio, ndr), che fa seguito alla necessità di un intervento straordinario sul ponte ferroviario che collega Ospitale di Cadore e Perarolo di Cadore, individuato dopo un sopralluogo».
Non resta che armarsi di pazienza. Perché i tempi di ripristino della linea non si conoscono ancora: «I tempi e le modalità degli interventi saranno approfondite e comunicate nei prossimi giorni», spiega ancora Rfi. Che per garantire il servizio di trasporto per pendolari e turisti ha attivato i bus sostitutivi.