Il mosaico della nuova società, Dolomiti Bellunesi, si arricchisce di altre due tessere: Alex Cossalter e Alberto Tibolla hanno deciso di sposare il progetto. La doppia firma sul contratto è già arrivata, come quelle di Halil Gjoshi e Sebastiano Sommacal.
Ventuno anni compiuti lo scorso maggio, Cossalter (in una foto d’archivio) è uno dei talenti più brillanti espressi negli ultimi anni dal calcio provinciale. E feltrino, in particolare. La sua prima esperienza con i “grandi” risale al 2016, quando Alex veste il verdegranata dell’Union Feltre. Poi, il salto in alto: verso Bologna, dove si toglie l’enorme soddisfazione di conquistare il Torneo di Viareggio con la Primavera e, per di più, segna un gol decisivo nella finalissima. Risale alla scorsa stagione, invece, il prestito al Ravenna, in C, e il rientro all’ombra delle Dolomiti, anche a causa di qualche infortunio di troppo. Ma la scalata continua.
E prosegue pure l’ascesa di Alberto Tibolla. Classe 1996, è passato per i settori giovanili di ChievoVerona e Roma, prima di tornare in serie D: all’Union Ripa la Fenadora, quindi al Gubbio e al Careni Pievigina. Calcherà anche i campi dell’Eccellenza: ma non è un passo indietro, al contrario. Perché, al San Giorgio Sedico, Tibolla conferma in maniera definitiva di essere un leader, oltre che un atleta dalle indiscusse qualità tecniche e fisiche. Alberto, infatti, è uno dei grandi protagonisti della salvezza biancorossoceleste: colleziona 28 presenze, con 2 centri, e si dimostra imprescindibile.
Gjoshi e Sommacal, Cossalter e Tibolla: il poker è servito. E presto, sul tavolo, il direttore sportivo Marco Conte e la società caleranno tutte le altre carte.