Il transito lungo la strada provinciale 251 è stato ripristinato. Almeno in parte. Perché, dopo la frana e i successivi lavori finalizzati a liberare il tratto, la viabilità è soggetta ad alcune limitazioni. Una, in primis: i mezzi pesanti non possono circolare. Ma è davvero così? Non proprio. Tanto che Camillo De Pellegrin, il sindaco di Val di Zoldo, ha scritto e indirizzato una lettera a Veneto Strade, Anas e Prefetto: «Nonostante i divieti, abbiamo riscontrato il continuo passaggio di tir, in particolare stranieri, diretti in Germania e Austria».
La causa è legata soprattutto all’inadeguatezza della segnaletica: «Visti i numerosi casi, riteniamo che la segnalazione a pannello con messaggio variabile, fissata alla rotonda di Igne, risulti insufficiente. Suggeriamo quindi che il divieto di transito con mezzi superiori a 24 tonnellate sia imposto e reso noto in a Mezzocanale, anziché a Ospitale di Cadore, essendo l’ultima area in cui è possibile invertire la marcia in sicurezza». Da rivedere pure la deviazione in zona industriale a Longarone: «Non è sufficientemente chiara a indicare gli Stati esteri».
In definitiva, il sindaco di Val di Zoldo chiede maggior attenzione: «È necessario mettere in atto tutte le misure necessarie per evitare che il tratto di strada interessato dalla frana subisca ulteriori problemi, a causa dei carichi eccessivi. O sarebbe un guaio per l’intero territorio».