Del Bianco unico candidato alla segreteria provinciale PD. “Rufus” Bristot nell’Unione Comunale

Del Bianco unico candidato alla segreteria provinciale PD. “Rufus” Bristot nell’Unione Comunale

Sarà Alessandro Del Bianco il nuovo segretario provinciale del Partito Democratico: l’ufficializzazione arriverà solamente tra meno di un mese, il 22 febbraio, quando l’assemblea provinciale ratificherà la nomina del segretario e degli altri organi statutari, ma il suo è l’unico nome depositato nella sede di Piazzale della Resistenza entro i termini, fissati per ieri sera alle 18.

Il prossimo mese sarà quello del rinnovo dell’intero partito, dai circoli all’Unione Comunale del capoluogo fino alla segreteria nazionale e – appunto – provinciale.

Alessandro Del Bianco, 31 anni, già vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Feltre, guiderà quindi per i prossimi quattro anni il partito: in questo mese che lo separa dalla nomina ufficiale si organizzeranno incontri con i territori per presentare il programma e lavorare sulla squadra.

Un partito che vuole ripartire, dopo le sconfitte alle amministrative della scorsa estate di Belluno e Feltre e alle politiche di settembre; lo farà con un volto giovane che non lascerà però da parte l’esperienza.

L’obbiettivo politico del Partito Democratico targato Del Bianco è quindi chiaro, ma ci sono anche sfide concrete per il territorio.

Dal 3 al 12 febbraio si terranno anche le convenzioni nei circoli provinciali, che prevedono la votazione del segretario nazionale (con la scrematura dagli attuali quattro ai due candidati che si affronteranno nelle primarie aperte del 26 febbraio), quella del segretario provinciale e il rinnovo di direttivo e segretario dei diversi circoli.

A Belluno città si provvederà poi anche al rinnovo dell’Unione comunale, che prevede la partecipazione, oltre che ai segretari dei circoli e ad alcuni membri di diritto, anche dei componenti delle liste presentate dai circoli cittadini: tra i nomi presentati (ancora in fase di verifica da parte della commissione), oltre a quelli di figure “storiche” come – tra gli altri – Quinto Piol, Irma Visalli, Claudia Bettiol, Maria Teresa Cassol, Mario Svaluto Moreolo e Antonia Capraro, spicca quello di Fabio “Rufus” Bristot, esponente del centrosinistra bellunese mai tesserato prima col Partito Democratico e – anzi – «sempre estremamente critico, come è arcinoto dalle cronache recenti e passate, sia a livello locale sia nazionale, dove con Letta si è esaurita ogni capacità di riformare. – commenta a poche ore dalla presentazione delle liste – Continuerò ad essere critico, anche ora, con pari propositività: mettersi in gioco è più importante di restare a guardare; solo da dentro si possono modificare le dinamiche. È più facile salire sul carro dei vincitori che su quello dei perdenti, alla fine è una questione di coraggio e di onestà intellettuale: io ho preferito questa seconda opzione».

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