Oggi raccontiamo il Natale in Ecuador. Lo facciamo attraverso Laura Palacios, che vive in Italia da 25 anni.
È il Paese dei quattro mondi, perché nonostante sia piccolo, dentro i suoi confini nazionali possiede quattro zone completamente diverse tra loro. Dalle magnifiche Isole Galapagos, alle impenetrabili foreste dell’Amazzonia.
Ci racconta Laura che il Natale in Ecuador è una ricorrenza molto sentita: la percentuale del 90 per cento cattolica e quindi le festività sono vissute con grande trasporto.
Tanti sono i programmi che si realizzano nelle scuole. Nei quartieri e nelle famiglie le celebrazioni iniziano con la Posada e le Novene di Natale per accogliere il Bambino Gesù.
Il presepe non manca in nessuna famiglia. Si inizia già a fine novembre e si accendono le luci in attesa del Grande Giorno: così è chiamato anche il Natale.
La vigilia, 24 sera, si sta in famiglia come da tradizione con i parenti per fare festa.
Non si può terminare la cena senza una bella cioccolata calda e il pane: in nessuna casa può mancare, nemmeno la più umile.
La messa della vigilia è chiamata anche Messa del Gallo, perché dura oltre la mezzanotte.
Oltre al cioccolato e alla focaccia, la tradizione vuole sulla tavola anche “el paco rellenos”: coscia di maiale al forno. si mangia in armonia coi bimbi festosi che riempiono le case.
Lo sottolinea Laura: è un festa meravigliosa in Ecuador!
Dopo cena arriva l’ora dei regali da aprire, soprattutto coi bimbi.
Quando Laura era piccola, dopo la cioccolata calda andava a dormire presto e, come per magia, all’alba trovava i doni che Gesù lasciava sotto il letto. Porta ancora negli occhi e nel cuore quell’emozione di un Natale davvero sentito.
Grazie Laura!