Da Luigi Cima alla macchina fotografica, scatti per salvaguardare l’ambiente

Da Luigi Cima alla macchina fotografica, scatti per salvaguardare l’ambiente

Sta creando consenso e interesse del pubblico la mostra di Trichiana che, con quelle di Mel e Lentiai, fa parte della trilogia dedicata al pittore Luigi Cima. Allestita in sala Tina Merlin, offre coinvolgenti immagini della Sinistra Piave, di quei luoghi molto amati dal pittore. Autori degli scatti, i noti fotografi Walter Argenta e Dario Tonet.

«Con questa mostra abbiamo voluto gettare un “ponte” tra due forme espressive che si accomunano principalmente nella sensibilità degli autori», spiega Renzo Limana, presidente dell’Associazione culturale ArtDolomites. «L’immagine raccontata attraverso il pennello e attraverso l’obiettivo, la tradizionalità del gesto pittorico e la modernità dell’apparecchio fotografico: due interpretazioni della realtà che, seppur tecnicamente distanti, si fondono nell’innato bisogno dell’arte di raccontare e di raccontarsi restituendoci emozioni e bellezza».

Nell’ambito degli eventi dedicati a Luigi Cima, l’amministrazione di Borgo Valbelluna tiene in modo particolare alla mostra fotografica, per la quale ringrazia gli organizzatori e in particolare i fotografi. «Una mostra che pone l’attenzione sul paesaggio della Valbelluna, purtroppo trasformato da decenni di abbandono e soprusi» commenta l’assessora alla cultura, Monica Frapporti. «Perché come ha scritto il poeta paesologo Franco Arminio, “lo sguardo è la prima forma di riguardo”. E lo sguardo dei fotografi lo dimostra».

L’ambiente e il paesaggio immortalati nelle tele del Cima e negli scatti dei due fotografi devono essere salvaguardati e a tal fine gli organizzatori, d’intesa con Argenta e Tonet, hanno deciso di raccogliere dei fondi mettendo in vendita le foto. Con il versamento di un contributo si potranno prenotare direttamente alla mostra gli scatti preferiti tra quelli esposti. 

I FOTOGRAFI

Walter Argenta, è originario di Santa Giustina (BL) ma si considera “lentiaiese da sempre”. Autodidatta, crede nel motto per cui “una fotografia vale più di mille parole”. Ama viaggiare, fotografando luoghi e genti. Da questi reportage realizza audiovisivi, lavori che negli anni 1986-87- 88-91 gli sono valsi il massimo riconoscimento al Concorso Nazionale per Diacolor di Belluno. Buona parte della sua produzione è da sempre rivolta alla fotografia d’arte e d’architettura, affiancando valenti studiosi e contribuendo così a far conoscere le molteplici preziosità storiche e artistiche presenti in Valbelluna. Ha collaborato, e lo fa tuttora, alla pubblicazione di libri e riviste mettendo a disposizione i suoi scatti fotografici a enti e associazioni, per iniziative volte alla conoscenza e alla valorizzazione dell’ambiente e della cultura riguardanti il territorio bellunese in generale e la “sua” Valbelluna in particolare. Sua la foto della fioritura dei narcisi in testa all’articolo.

Dario Tonet, nato a Mel nel 1952, vive con la famiglia a Borgo Valbelluna, noto centro dei Veneti antichi, sulle rive del fiume Piave. Da quarant’anni opera nel settore della fotografia con stile, serietà e passione. Ama fotografare le bellezze naturalistiche e paesaggistiche del territorio bellunese. Convinto da sempre che tale ricchezza nulla abbia da invidiare a luoghi ben più blasonati, ha sempre messo a disposizione le sue immagini per tale valorizzazione. Le sue foto hanno arricchito molte pubblicazioni nel corso degli anni e sono tuttora usate come mezzo di promozione del territorio zumellese e della Sinistra Piave. È stato uno degli artisti che ha esposto alla mostra “Origines” e ha partecipato alla mostra itinerante “Parnassius Zumellae”, organizzate dall’associazione “Il Feudo” di Mel. Ha esposto le sue immagini sulla transumanza delle greggi nella sala Maier di Pergine Valsugana ed è stato uno dei fotografi che ha esposto ad Agordo alla mostra che celebrava il decennale delle Dolomiti patrimonio dell’Unesco. Fa parte dell’A.I.D.A.M.A, associazione italiana degli autori della multivisione artistica; le sue opere sono state proiettate nel corso degli anni in varie località del Veneto. Ha pubblicato nel 2019 il libro fotografico “Borgo Valbelluna – Il desiderio di scoprire”. Nel 2018 dalle mani del sindaco di Mel ha avuto l’onorificenza dei gemelli d’argento, con la motivazione: “In segno di riconoscenza e profonda gratitudine per l’amore verso il territorio, la professionalità, la disponibilità e per aver fatto conoscere Mel nel mondo tramite la fotografia.”

Prime luci dell’alba sul Col dei Piatti (Lentiai)

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