Bellunese nella Russia degli zar, la strana storia dello 007 della Serenissima

Bellunese nella Russia degli zar, la strana storia dello 007 della Serenissima

Nome in codice Alberto Vimina. Bellunese doc. Anzi, bellunese illustre. Con una storia da film di spionaggio. Se non fosse che alla sua epoca il cinema non esisteva ancora…

Intanto Vimina è uno pseudonimo. Come a dire, 007. Era questo il lavoro di Michele Bianchi, nato all’ombra dello Schiara nel 1603 e ordinato sacerdote nel 1638. Un prete-spia? Niente di strano, nel XVII secolo. Eppure qualcosa di strano ci deve essere stato nella vita di Bianchi. Un episodio sconosciuto che lo costringe a lasciare Belluno e girare per l’Europa. Prima Roma, poi Napoli. Infine, la Polonia. Ed è proprio in terra polacca che comincia l’avventura di don Michele come agente segreto Alberto Vimina.

Venezia lo nota e gli affida un compito, forse un test: convincere i Cosacchi in Ucraina a combattere i Turchi. Sono gli anni che precedono la guerra di Candia, tra la Serenissima e l’impero Ottomano. In palio c’è l’isola di Creta e Venezia tenta in tutti i modi di infoltire le file dei nemici dei Turchi. 

Vimina fa quanto gli chiedono gli emissari veneziani. Sa muoversi con astuzia nei territori del Nord Europa, tanto che riceve altre missioni, a Stoccolma e poi in Russia. È sempre lui a partecipare alle trattative con gli ambasciatori dello zar, a Venezia stavolta. Ma non pare che le sue missioni abbiano avuto esiti troppo esaltanti. Evidentemente il ruolo della spia non gli si addice troppo. Vimina però è un osservatore attento, e un attentissimo scrittore. Riporta tutto quello che vede e sente nei suoi libri. La minuzia con cui descrive usi agrari e militari dei popoli che incontra si unisce alla curiosità per le cose insolite, come l’uso degli sci e l’allevamento delle renne nei lapponi, o il ruolo della donna tra gli scandinavi. 

Non sarà stato uno 007 da cinema, ma per l’epoca era una delle poche figure informate sullo scacchiere politico e sociale dell’Europa nord-orientale.

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