Cucciolo – Marisiga, Roccon e Gamba contro Massaro: «Ha ingannato il benefattore»

Cucciolo – Marisiga, Roccon e Gamba contro Massaro: «Ha ingannato il benefattore»

Si apre un nuovo capitolo sulla vicenda della Cucciolo – Marisiga, la bretella che dovrebbe collegare via Agordo a viale Europa attraverso Mier. L’opera è osteggiata dai residenti di Mier e Chiesurazza, che hanno raccolto oltre 600 firme contrarie, allegandole ad una mozione popolare presentata mercoledì scorso in consiglio comunale.

Dal canto suo il sindaco Jacopo Massaro spinge per la sua realizzazione, ed anche se ancora formalmente i soldi non ci sono (servono un milione e ottocentomila euro) non è un mistero che ci sia un anonimo benefattore disposto a finanziare l’opera. C’è tanto di lettera, protocollata in Comune di Belluno lo scorso 8 luglio, nel quale il generoso cittadino si impegna a consegnare a Palazzo Rosso il progetto definitivo, per poi, una volta che ci sia la volontà di andare avanti, anche l’esecutivo.

Sulla buonafede dell’anonimo benefattore (che già in passato è intervenuto di sua volontà a favore della comunità) non ci sono dubbi. Molti di più invece sono quelli che i consiglieri di minoranza Paolo Gamba (Belluno è di tutti) e Franco Roccon (Civiltà bellunese) nutrono nei confronti dell’operato del primo cittadino. Lo dicono senza mezzi termini. «Massaro ha ingannato il benefattore».

Come prove Gamba e Roccon mostrano la lettera, datata 5 giugno 2020, nella quale il segretario generale del comune di Belluno risponde al sindaco spiegando come, in caso di opere pubbliche realizzate da un privato, in base all’ex articolo 20 del codice degli appalti queste debbano essere seguite per intero da chi le realizza: dallo studio di fattibilità al progetto definitivo, al cronoprogramma, dagli appalti alle ditte  alla supervisione, fino al collaudo. Solo allora potrà donare l’opera. Tutto il sistema è retto da una convenzione.

«Trasparenza ed etica vorrebbe che queste cose siano esplicitate prima – tuonano Gamba e Roccon – invece qui si è corso, tralasciando di dire al benefattore che avrebbe dovuto seguire personalmente l’opera».

Il 31 agosto, invece, la giunta comunale ha approvato il progetto definitivo dell’opera, che è stata poi portata all’esame della conferenza dei servizi in dicembre. «Ed in mezzo non è mai passata per la commissione consigliare competente – tuonano Gamba e Roccon – tenendo all’oscuro di tutto i consiglieri, che avrebbero invece potuto dire la loro già allora. Invece ora sarà tutto demandato al voto del consiglio comunale, con un progetto già deciso».

In mezzo a tutto questo, la presa di posizione dei cittadini. Un altro fattore da tenere in considerazione. «Il benefattore – spiega Gamba – è disposto a donare alla città un’opera che però sia voluta da tutti. In questo caso è chiaro che non è così. Ma Massaro questo lo aveva fatto presente, a suo tempo? Non credo proprio. Un comportamento che non esito a definire vergognoso».

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