“Corpo – La cura di sé”, progetto nelle scuole contro i disturbi alimentari

“Corpo – La cura di sé”, progetto nelle scuole contro i disturbi alimentari

Si chiama “Corpo – La cura di sé” il progetto realizzato dall’associazione Margherita Fenice che da gennaio fino a poche settimane fa ha coinvolto oltre 350 studenti di sette istituti della provincia in un’iniziativa volta alla prevenzione dei disturbi alimentari.

Anziché agire sul disturbo, si è scelto di agire sulle pressioni socio-culturali che ne sono all’origine, ossia quei canoni ideali di bellezza e di magrezza cui spesso sono spinti ad adeguarsi i giovani a discapito della felicità e della salute; un progetto che nel post-pandemia ha raccolto l’entusiasmo degli studenti, finalmente liberi di potersi confrontare di persona su temi che toccano la loro quotidianità.

A dimostrazione dell’importanza di affrontare il fenomeno ci sono i dati provinciali e nazionali: l’incremento dei soggetti affetti da disturbi alimentari in Italia durante la pandemia è stato del 30%, ed ancora maggiore è stato l’aumento delle richieste di aiuto all’associazione Margherita Fenice da parte delle famiglie bellunesi.

Il progetto, finanziato dal CSV Belluno-Treviso con un bando per la co-progettazione sociale, ha visto la partecipazione di due professionisti, la psicologa e psicoterapeuta Isabella Maccagnan e lo psicologo Federico Caforio: è toccato a loro confrontarsi con i ragazzi e raccogliere le loro emozioni e le loro proposte. Il progetto ha dovuto anche affrontare una modifica in corsa, andando a smentire l’idea che quella dei disturbi alimentari sia una questione quasi prettamente del mondo femminile.

“Corpo – La cura di sé” ha visto anche la realizzazione di materiale promozionale come volantini, shopper e un video (diffuso all’interno delle Farmacie Dolomiti, partner del progetto); a curare il coordinamento del materiale grafico e dei social è stata la cooperativa Blhyster.

Non ci sarà una seconda edizione di questa iniziativa, entrata nelle scuole grazie al Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 1 Dolomiti: proprio all’azienda sanitaria si rivolge quindi l’associazione Margherita Fenice affinché prenda in mano il progetto e possa garantirne continuità e professionalità.

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