Con le scarpe da trail in mezzo alla neve: li salva il Soccorso alpino

Con le scarpe da trail in mezzo alla neve: li salva il Soccorso alpino

Il piano prevedeva escursione pomeridiana e notte in bivacco. Sacco a pelo e qualche panino. Ma non avevano fatto i conti con le previsioni meteo. Alla fine è stata una nottataccia per due amici 21enne di Pianiga (Venezia), recuperati dal Soccorso alpino della Val Biois, sul Monte Alto di Pelsa, sopra Cencenighe.

I due erano partiti con gli zaini e i sacco a pelo da Colaz (frazione di Cencenighe) a metà pomeriggio, diretti verso il bivacco Col Mandro (a 1.850 metri di quota). Arrivati a 1.750, però, hanno trovato neve a terra, mentre Giove pluvio si scatenava sul sentiero con pioggia abbondante. Condizioni da tregenda che hanno fatto perdere la traccia agli escursionisti. In più i due calzavano scarpe da trail, poco adatte al suolo scivoloso. A quel punto, hanno deciso di fermarsi al riparo di una roccia strapiombante e hanno contattato il 118. Proseguendo, infatti, avrebbero trovato ulteriori difficoltà, data la presenza di un tratto attrezzato.

L’allarme è scattato poco prima delle 21.30. Il Soccorso alpino è risalito alle coordinate del punto in cui si trovavano grazie all’applicazione di geolocalizzazione in dotazione. Una squadra è partita da Colaz e li ha raggiunti sotto la pioggia a mezzanotte. Nel salire, però, i quattro soccorritori – più uno in base per le comunicazioni – avevano attraversato ripidi canali innevati più rischiosi da affrontare in discesa. Di conseguenza, è stato deciso di rientrare dall’itinerario più sicuro e agibile che porta ad Avoscan. Trattenuti e aiutati nei tratti scivolosi, causati anche da radici e foglie fradice, i due ragazzi sono stati riaccompagnti a valle e poi portati alla loro auto, dove sono arrivati alle 2.30.

«Ieri era prevista allerta meteo e neve fino a 1.400 metri, poi fortunatamente non più scesa – fanno sapere dal Soccorso alpino -. Invitiamo a consultare sempre i bollettini meteo prima di ogni escursione. Rammentiamo che in quota c’è ancora consistente presenza di neve e di conseguenza sono richieste calzature e attrezzatura opportune».

La foto è del Soccorso alpino

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