Compleanno al rifugio Tissi: sessant’anni di storia e di avventure alpinistiche 

Compleanno al rifugio Tissi: sessant’anni di storia e di avventure alpinistiche 

Il Rifugio Tissi compie 60 anni. La Sezione Cai di Belluno, che lo ha costruito nel 1963, ha deciso che la festa di compleanno durerà per tutto il 2023. 

E questo per sottolineare l’importanza alpinistica della storica costruzione. Affacciato sulla maestosa parete nord-ovest del Civetta (la “parete delle pareti”), è uno dei rifugi alpini più famosi negli ambienti alpinistici d’Europa e non solo.

I festeggiamenti prenderanno il via domani (sabato 6 maggio) alle 17 al palaghiaccio di Alleghe con un incontro dedicato agli alpinisti che hanno arrampicato sulla parete nord-ovest del Civetta passando per il Tissi.

«Si tratta di una dedica doverosa – sottolinea il presidente del Cai di Belluno Paolo Barp – perché penso non ci sia rocciatore che non si sia soffermato almeno una volta sulla terrazza del Tissi a contemplare l’immensa muraglia verticale. E non c’è desiderio o sogno o progetto di ascensione sulla parete delle pareti che non sia nato e che non stato coltivato nel nostro rifugio».

E questo fin da principio, fin dalla costruzione del rifugio voluto dall’allora presidente Furio Bianchet e che la Sezione Cai di Belluno ha voluto dedicare al grande Attilio Tissi, alpinista, partigiano e senatore della Repubblica.

All’appuntamento di domani sono stati invitati alcuni tra gli alpinisti che hanno scritto le pagine più importanti della storia dell’arrampicata in Civetta a cominciare da Roberto Sorgato e Marcello Bonafede tra i primi a salire d’inverno la Via Solleder-Latenbauer. Era il 7 marzo 1963.                                                                                          Saranno presenti l’alleghese Domenico Bellenzier che il 16 luglio 1964 ha salito in solitaria il pilastro nord della Torre Alleghe e i Ragni di Lecco che sulla parete delle pareti hanno maturato buona parte della loro fama alpinistica. E saranno ricordate alcune tra le invernali più ardite come quella sulla Philipp-Flamm realizzata da Renato Pancera e Mauro Valmassoi. Non mancheranno i rocciatori di oggi che hanno aperto vie con elevatissimi gradi di difficoltà come Alessandro Baù, Alessandro Beber e Martin Dejori.                                                                                                     

La parte finale dell’incontro è riservata al Soccorso alpino e ai suoi molteplici interventi sulla parete nord-ovest del Civetta.                                  

I racconti e le testimonianze saranno animati dal Coro del Cai di Belluno.

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