Ora almeno c’è una data certa. O quasi. Entro la fine dell’estate dovrebbe essere pronto il progetto definitivo per la circonvallazione di Longarone. Probabilmente l’opera viaria più importante contenuta nel pacchetto olimpico. La rassicurazione sui tempi è arrivata ieri dai tecnici di Anas, nell’incontro con il sindaco di Longarone Roberto Padrin.
Una riunione tecnica, nella quale i tecnici della società e gli omologhi dell’ufficio urbanistica del Comune hanno condiviso gli ultimi dettagli del tracciato della Statale 51 di Alemagna che permetterà di bypassare il collo di bottiglia di Longarone. Dodici chilometri, in destra orografica del Piave, dall’uscita dell’A27 fino alla galleria di Termine di Cadore. Previsto anche un tunnel, per superare Castellavazzo. I soldi, 250milioni di euro, sono in cassaforte, garantiti dalla legge olimpica.
Ma i tempi sono stretti. «Serve al più presto la nomina del commissario straordinario – auspica Padrin – per poter snellire l’iter procedurale». Il sindaco fa i conti: «Se vogliamo finire l’opera in tempo per febbraio 2026, quando ci saranno le olimpiadi, non possiamo andare oltre la fine del 2022 per appaltare i lavori».
Intanto, buone notizie sul fronte della variante di Castellavazzo. Ieri effettuata la prova di carico sul primo dei due viadotti che bypassano la strettoia in fondo al paese. «Lo apriremo entro fine giugno – assicura Padrin – così come fra 10 giorni verrà tolto il semaforo provvisorio all’ingresso della galleria di Termine di Cadore».
