BELLUNO VOLLEY-JV GIOIA DEL COLLE 3-2
PARZIALI: 25-18, 20-25, 18-25, 25-21, 15-12.
BELLUNO VOLLEY: Ferrato 3, Mian 15, Basso 6, Mozzato 6, Berger 21, Loglisci 15; Martinez (L), Guizzardi, Schiro 2, Bisi, Bassanello (L), Cengia. N.e. Luisetto, Saibene. Allenatore: M. Marzola.
JV GIOIA DEL COLLE: Mariano 14, Vaskelis 19, Longo, Milan 10, Persoglia 11, Garofolo 7; Pierri (L), Martinelli, Disabato, Starace. N.e. Alberga, Rinaldi, Attolico, Cester (L). Allenatore: S. Passaro.
ARBITRI: Barbara Manzoni di Maigrate e David Kronaj di Varese.
NOTE. Durata set: 26′, 25′, 31′, 31′, 20′; totale: 2h13′. Belluno: battute sbagliate 18, vincenti 4, muri 9. Gioia del Colle: b.s. 19, v. 2, m. 11.
Certe sere non si dimenticano. Non si archiviano. Si raccontano. Per la prima volta, il Belluno Volley è in finale dei playoff di Serie A3. E questa, più che una notizia, è una pietra miliare nel percorso della società presieduta da Sandro Da Rold. Contro una squadra solida, fisica e rocciosa come Gioia del Colle, serviva tutto. Il talento, la pazienza. La forza mentale. E il calore del pubblico, che ha riempito la VHV Arena in ogni ordine di posto e non ha mai smesso di crederci. Alla fine, dopo cinque set combattutissimi, l’hanno vinta loro: i rinoceronti. E un popolo intero, che si identifica nei colori biancoblù e in un collettivo pronto ora a giocarsi l’atto conclusivo della post season contro la Romeo Sorrento.
CORSA A TAPPE – Il Belluno Volley parte con le marce alte. Altissime. E, nello specifico, è Mian a esaltarsi e a esaltare le mille anime accorse al palasport di Lambioi: proprio l’opposto, con i suoi attacchi mancini, lancia la prima fuga (9-5). E in più, quando il servizio “entra”, è un bell’andare: la ricezione pugliese vacilla e Ferrato, grazie a un doppio ace, dà il definitivo strappo (20-13). Come ai tempi del grande Coppi, in avvio c’è un solo uomo al comando. O meglio, gli uomini sono sei. E hanno tutti la maglia biancoblù. Ma, rimanendo nel perimetro ciclistico, questa non è una gara in linea: è una corsa a tappe. E presenta diversi gran premi della montagna. Come quello che si presenta nel secondo parziale: Gioia sale di intensità, e qualità, in ogni fondamentale. A cominciare dal servizio: non a caso, l’ace di Garofolo vale il 10-7 biancorosso. Loglisci, con un “Monster Block”, prova a riportare sotto i suoi (12-13), ma gli ospiti stampano un devastante break di 10-2 che, di fatto, chiude i conti. È tutto in equilibrio.
DECIBEL – La Joy Volley cresce. E si affida al suo bomber: Edvinas Vaskelis. Nel solo terzo round, l’opposto lituano confezionerà 6 punti. Con un servizio vincente: quello che consente ai pugliesi di perfezionare l’allungo fatale. Coach Marzola pesca dalla panchina e inserisce Schiro e Bisi. Ma il copione è irrimediabilmente segnato. Anche perché i padroni di casa faticano e non poco in attacco, come testimonia il 34 per cento di positività nel fondamentale. E Gioia scappa. Non troppo lontano, però. Perché il Belluno Volley la riagguanta nel quarto round: Loglisci doppia subito gli avversari, Mozzato, a muro, alza a dismisura i decibel della VHV Arena e fissa il 15-10. Solo che i biancoblù sbagliano ancora qualcosa di troppo e tre errori in sequenza permettono ai pugliesi di tornare in linea di galleggiamento: 20-20. A quel punto, i rinoceronti si trasformano in gazzelle e diventano imprendibili: parziale di 5-1. Si va al tie-break.
L’URLO LIBERATORIO – La strada è subito in salita e, al cambio di campo, il tabellone recita 6-8. Ma Mian, dai 9 metri, è irresistibile e impatta, mentre il contrattacco di Loglisci vale il sorpasso (11-10) e Basso alza la voce a muro: 14-11. Ci sono tre match-ball: il primo è annullato, il secondo no. E Loglisci libera l’urlo. È finale.
L’ANALISI – «È stata una vera battaglia – commenta coach Marco Marzola -. Dopo un primo set fin troppo facile, si è ribaltato tutto. Loro hanno giocato benissimo, ma noi siamo stati semplicemente più bravi. L’abbiamo vinta sulle piccole cose: siamo riusciti a imbrigliare i pugliesi in un paio di situazioni e a fare due, tre difese importanti. Ho dei ragazzi fantastici: sono sicuro che non mi deluderanno mai».