L’amministrazione comunale di Ponte nelle Alpi sostiene con 50mila euro la casa di riposo per dare continuità al servizio.
In provincia di Belluno, il tema delle strutture per anziani è sicuramente centrale e da affrontare negli appositi tavoli regionali e territoriali. In primis, la conferenza dei sindaci dell’Ulss. In questo senso, è necessario che le istituzioni competenti tengano in considerazione la sempre più complessa gestione, dopo il Covid: manca il personale, crescono i costi di bollette e approvvigionamenti. Senza considerare i lavori di manutenzione e l’acquisto delle attrezzature.
«In riferimento alle strutture per anziani sufficienti e non autosufficienti – afferma il sindaco Paolo Vendramini – la Regione Veneto dovrebbe prendersene carico con bilanci e finanziamenti ad hoc. È un problema che, come amministrazione, abbiamo posto in più occasioni. Ringrazio per la qualità del servizio erogato, e la gestione, la dirigenza e l’intero personale della casa di riposo. Un ringraziamento va inoltrato pure alle associazioni di volontariato che collaborano da sempre».
L’assessore delegato al Bilancio, Andrea Pontello, indica che «al momento sono i Comuni a sostenere le case di riposo e a prendersi cura della complessità del periodo. In caso contrario, le strutture sarebbero in deficit». Dal canto suo, il presidente della Fondazione Casa del Sole, Daniele Galantin, pone l’accento su un altro aspetto: «Oltre al recupero dell’inflazione (8-9%) e agli aumenti delle forniture energetiche (con il costo del gas triplicato rispetto al 2020), la quota alberghiera a carico degli ospiti dovrebbe recuperare il mancato adeguamento della quota sanitaria a carico della Regione».
A tale proposito, l’amministrazione comunale di Ponte nelle Alpi è riuscita ad approvare uno stanziamento di 50mila euro a favore della Fondazione Casa del Sole. Senza tagli di spesa nel bilancio, sono state reperite nuove risorse strutturali, con cui operare l’agevolazione a favore della Fondazione: sia per l’esercizio in corso, sia per i prossimi. Il corposo intervento consente di sopperire a parte del fabbisogno di bilancio della Rsa pontalpina, lasciando al momento invariate le rette degli ospiti e l’elevata qualità del servizio.