Nessuno stop (per ora): il progetto della cabinovia può andare avanti. Il Tar del Lazio ha respinto le richieste di sospensiva presentate da residenti e privati contrari all’opera. Per i giudici, al momento, non c’è alcun motivo urgente per bloccare l’iter.
Due ricorsi, due ordinanze-fotocopia, un messaggio chiaro: niente sospensiva, avanti tutta. A presentare le istanze erano stati i residenti di Lacedel e Mortisa da una parte, e la famiglia Curtolo dall’altra. Entrambi puntavano a congelare il decreto con cui, lo scorso 22 aprile, la Società Infrastrutture Milano Cortina aveva chiuso con esito positivo la conferenza dei servizi.
Ma il Tar non ha avuto dubbi: «Le deduzioni non sono manifestamente fondate» e, soprattutto, non c’è un “periculum in mora”, cioè un danno imminente e irreparabile. Anche le criticità geologiche sollevate dai ricorrenti – secondo i giudici – non bastano a giustificare un intervento d’urgenza, visto che l’appalto per la costruzione dell’impianto non è ancora stato assegnato. Tradotto: c’è tempo per discutere nel merito, e lo si farà il 29 ottobre, data fissata per l’udienza pubblica.
Nel frattempo, il progetto – tra i più discussi in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 – prosegue la sua corsa, tra sostenitori convinti e oppositori agguerriti.