Cabinovia Apollonio-Socrepes, c’è un’offerta

Cabinovia Apollonio-Socrepes, c’è un’offerta

Un passo avanti decisivo per la cabinovia Apollonio-Socrepes. Simico ha ricevuto un’offerta per la realizzazione dell’impianto a fune considerato strategico dalla Fondazione Milano Cortina 2026 per garantire una logistica efficiente durante i Giochi Olimpici e Paralimpici.

Il nome dell’impresa proponente resta riservato, in attesa delle verifiche amministrative e tecniche che la società guidata dal commissario Fabio Massimo Saldini effettuerà nelle prossime ore. Se non emergeranno criticità, l’assegnazione dell’appalto sarà ufficializzata all’inizio della prossima settimana, aprendo così la strada all’avvio dei lavori. Il progetto prevede un impianto di risalita con capacità di trasporto pari a 2.400 persone all’ora, integrato in un edificio multifunzionale su cinque livelli che ospiterà servizi, aree ristoro e un centro wellness. È previsto anche un parcheggio multipiano da 750 posti auto e 114 box privati, oltre a un’area dedicata al trasporto pubblico, che sarà realizzata dopo l’evento olimpico.

L’obiettivo è migliorare l’accessibilità e la fruibilità dell’area sciistica, collegando direttamente il parcheggio alla stazione di partenza dell’impianto. L’intervento è articolato in un sistema di opere interconnesse e interdipendenti, e dovrà essere completato entro il 31 dicembre 2025. «Tutte le opere che mi è stato chiesto di portare a termine entro il 31 dicembre 2025 saranno concluse nei tempi previsti», aveva dichiarato Saldini ai quotidiani del Gruppo Nem. «E l’impianto di risalita di Socrepes si farà: l’affidamento dei lavori avverrà a giorni».

Resta da superare il nodo dei ricorsi amministrativi. Il Tar del Lazio ha già respinto le richieste cautelari di sospensiva presentate dai frazionisti di Lacedel e Mortisa e dalla famiglia Curtolo. Secondo il tribunale, con l’appalto ancora da assegnare, non sussisteva l’urgenza di bloccare l’iter progettuale. La discussione di merito è fissata per il 29 ottobre, data in cui il Tar si pronuncerà definitivamente sulle due azioni legali. Fino ad allora, il progetto può proseguire il suo percorso, salvo imprevisti.

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