Bona sul Cansiglio: «Ora è il degrado, servono percorsi pedonali e ciclabili»

Bona sul Cansiglio: «Ora è il degrado, servono percorsi pedonali e ciclabili»

 

Il futuro del Cansiglio secondo la minoranza consiliare, “Vivere Tambre”. 

Guidato da Antonio Bona, il gruppo ha concentrato la sua attenzione sullo sviluppo della zona: «Ora il Cansiglio si presenta con un’immagine triste di un territorio senza futuro economico – commenta Bona – quasi abbandonato. È il segno evidente di un fallimento nelle politiche di gestione degli enti locali e di una discutibile programmazione delle poche risorse disponibili. Un vergognoso degrado». 

Problemi pure sul fronte viabilistico: «A chi transita lungo la Piana, nelle giornate estive e nei weekend, sembrerà di essere ancora nel caos cittadino con l’aggravante di una viabilità insufficiente, a volte compromessa dai parcheggi selvaggi. Di conseguenza, non resta che percorrere le strade con gravi rischi o praticare improvvisati tracciati. Le poche aree di sosta o picnic sono insufficienti ad accogliere le migliaia di turisti che si accalcano nelle aree libere con un affollamento che assomiglia più a una spiaggia, che a un ambiente inserito in una immensa foresta». 

Il gruppo “Vivere Tambre” vuole chiarezza: «Basta chiacchiere e cattedrali nel deserto. Serve una grande riflessione che conduca a scelte coraggiose, finalizzate ad attrarre gli investitori. Ma prima è necessario realizzare interventi che riorganizzino e potenzino la mobilità e i servizi connessi all’accoglienza. Fondamentale è la realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili per separare le categorie di traffico e migliorare o potenziare gli assi di penetrazione nel bosco e di accessibilità a nuove aree attrezzate». I consiglieri di “Vivere Tambre” chiedono di realizzare il primo stralcio di un progetto che, «partendo dalla Piana, colleghi il Cansiglio con Tambre, con un percorso in parte sviluppato a fianco della viabilità esistente, in parte utilizzando sentieri e piste silvopastorali o strade a scarso traffico da normalizzare a senso unico alternato. Percorso strategico di collegamento è il tratto denominato “Le Val”, che a oggi deve ancora essere sistemato». 

Priorità alla sicurezza: «E attenzione alle dovute coperture telefoniche e internet – concludono Bona e i consiglieri – lungo un tracciato con ampie viste panoramiche che renda più visibile il museo di Campon, le zone poco conosciute e praticate, per arrivare a Tambre e godere dei servizi di ristoro che il paese capoluogo del comune è in grado di offrire».

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