«Dopo molti, troppi mesi di attesa e di grave incertezza, cosa si intende fare per garantire i servizi culturali offerti dalla Biblioteca?». A chiederselo è Raffaele Addamiano.
Il consigliere di minoranza, legato alla lista Obiettivo Belluno-Fratelli d’Italia, ha presentato una specifica interrogazione al sindaco Massaro e all’assessore Perale: «La Biblioteca civica – si legge – offre due sale di lettura, un’emeroteca, una sala con opere di consultazione generale, una sala dei cataloghi e una di distribuzione-informazione, un patrimonio librario antico e moderno per la consultazione e il prestito a domicilio di oltre 100mila documenti, l’accesso al prestito inter-bibliotecario e alla riproduzione nazionale e internazionale dei documenti posseduti da altre biblioteche e tanto altro». Ma tutto è sospeso: «E lo è dal lontano 16 dicembre 2019, a seguito dei lavori di ristrutturazione di Palazzo Crepadona e della mancata apertura di una alternativa sede provvisoria, nonostante le pubbliche rassicurazioni al riguardo da parte dell’amministrazione del capoluogo».
Addamiano chiede di agire: «La scuola è iniziata per 22.994 studenti della provincia dolomitica. E, poiché il diritto costituzionale allo studio trova coerente applicazione anche attraverso l’accesso e l’utilizzo dei vari servizi bibliotecari, chiediamo di conoscere quali effettivi interventi, pur nell’era della pandemia mondiale, siano previsti per il ripristino dei servizi culturali».