Bellunesi da premio: l’evento di Chies d’Alpago arriva fino in Sud America

Bellunesi da premio: l’evento di Chies d’Alpago arriva fino in Sud America

Che cos’è la bellunesità? È il saper fare, l’imprenditorialità, la tenacia dolomitica e molto altro. Un bagaglio immancabile degli emigranti che, dalla valle del Piave, per anni hanno scelto di andare a cercar fortuna altrove, visto che il territorio non dava grandi possibilità. Un termine sdoganato anche dal ministro Federico D’Incà, che stamattina a Chies d’Alpago ha partecipato alla cerimonia del premio internazionale “Bellunesi che hanno onorato la provincia in Italia e nel mondo”.
La ventesima edizione, curata da Provincia, Associazione Bellunesi nel Mondo e Rotary Club, ha premiato chi si è distinto nel settore professionale, economico, sociale, culturale e solidaristico. Quest’anno, poi, si è aggiunto il premio speciale “Barcelloni Corte – De Martin Modolado”, istituito per ricordare due colonne portanti dell’Abm, recentemente scomparse.
La mattinata di gala di Chies è stata trasmessa a livello planetario, grazie al web di Radio Abm. La voce dei premiati e degli intermezzi musicali del coro “Voci dai Cortivi” è arrivata fino in Brasile e in Argentina.

I PREMIATI
Per il settore economico, imprenditoriale e professionale il premio è andato a Livio De Lorenzo Noto, classe 1924, di origini comeliane. Emigrato prima in Svizzera e poi in Nuova Zelanda, si è talmente distinto che oggi viene ricordato nei “De Lorenzo’s Studio Apartments”, costruiti dove sorgevano le sue proprietà.
Nel settore istituzioni, arte e cultura, sono stati premiati Marino Lena e a Vitalina Maria Frosi.
Il primo, originario di Valle di Cadore, si è distinto in diversi campi, da quello economico e imprenditoriale a quello sportivo, fino a ricevere riconoscimenti importanti nei settori dell’istruzione, dell’attività sociale e della solidarietà. Il Principe Alberto II di Monaco lo ha insignito del prestigioso titolo di Chavalier de l’Ordre de Saint Charles.
Vitalina Maria Frosi, invece, studiosa di linguistica, è considerata una delle principali esperte di “talian”, quella particolare koiné che nel Brasile del sud è tuttora parlata dai più anziani e che il governo brasiliano ha riconosciuto come lingua ufficiale delle minoranze linguistiche italiane.
Flavia Caretta è la vincitrice del premio nel settore sociale e solidaristico. Nata a Pedavena nel 1952, ha speso tutta la vita al servizio delle persone fragili. Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia e la specializzazione in Gerontologia e Geriatria, ha focalizzato il suo lavoro sulle problematiche terapeutiche e assistenziali del paziente anziano definendo modelli di intervento socio-sanitari che pongono al centro la persona.
Il Premio Speciale “Barcelloni Corte – De Martin Modolado” è stato assegnato a Manuela De Bernardin Stadoan, dal 1° aprile 2019 questore a Udine, prima donna a guidare la Questura del capoluogo friulano.
Infine, premi alla memoria a Venicios Burigo, Claudio Pocaterra, Umberto Crema, Massimiliano Pachner, Giovanni Viel, Saverio Sanvido, Mario Benvenuti, Loretta Ben, Denise Soccal, Angelo Saccaro, Remo Bellot, Heidi Damian, Ferruccio Moro, Ermenegildo Coletti, Bruno De Candido, e Piergiorgio Campigotto.

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