Continua, tassello dopo tassello, l’opera di Bim Gsp per eliminare le perdite dagli acquedotti bellunesi. Si sono conclusi intorno alle 18 di giovedì pomeriggio (28 marzo) i lavori di distrettualizzazione di parte della rete idrica a servizio del centro di Agordo. Bim Gsp, con due cantieri attivi in parallelo, ha provveduto a posare una decina di nuove valvole di linea in Piazzale e in via Lungo Rova. L’intervento, a cui ne seguiranno altri nel Comune nel corso del biennio 2024 – 2025, ha permesso non solo di rinnovare le componentistiche idrauliche esistenti, ormai obsolete e malfunzionanti, ma anche di realizzare una prima suddivisione della rete di distribuzione locale, molto ramificata, in distretti: questo consentirà in futuro di ridurre notevolmente il numero di utente interessate dalla possibile mancanza d’acqua e di limitare allo stretto necessario l’eventuale disagio. Le condotte, inoltre, saranno prossimamente dotate di sensori digitali per la trasmissione in continuo dei dati sull’acqua in transito (pressione e portata): dati che consentiranno di elaborare un modello idraulico digitale speculare nel funzionamento alla realtà, di analizzare l’efficienza della distribuzione idrica nei singoli distretti e individuare le azioni da mettere in atto per eliminare le dispersioni.
«Questo lavoro – spiega Attilio Sommavilla, presidente di Bim Gsp – rientra nel maxi-progetto da 25,6 milioni di euro che ha l’ambizioso obiettivo di ridurre di circa il 35%, entro fine 2025, le perdite idriche degli acquedotti bellunesi: una progettualità sfidante e corposa, finanziata con fondi Pnrr, che interessa 1.615 km di rete idrica bellunese distribuita in 36 sistemi acquedottistici presenti in 16 Comuni – oltre ad Agordo, Cortina d’Ampezzo e Pieve di Cadore, tutta la Val Belluna, il Feltrino e parte dell’Alpago – per un totale di oltre 100mila abitanti. Non è naturalmente il primo cantiere che mettiamo in atto nel territorio bellunese: abbiamo già distrettualizzato 250 km di rete dei 1.600 previsti da progetto, circa il 15% del totale; e ne seguiranno molti altri, anche ad Agordo, nel 2024 e 2025. Saranno oggetto di una pianificazione e organizzazione strutturata, in modo da limitare al minimo il disagio ai cittadini».