Case green, stangata per 100mila abitazioni nel Bellunese 

Case green, stangata per 100mila abitazioni nel Bellunese 

Solo nel Bellunese la svolta “green” impressa dall’Europa potrebbe riguardare oltre 100mila abitazioni: per questo i componenti del Tavolo Casa – istituito recentemente da Ance e Confindustria Belluno Dolomiti – si sono dati appuntamento alla Ceramica Dolomite di Borgo Valbelluna con l’obiettivo di affrontare la nuova evoluzione.

«Il mondo della casa sta cambiando pelle e noi dobbiamo farci trovare pronti», afferma Paolo De Cian, presidente di Ance Belluno, che, guardando in particolare alla nuova direttiva sulle case green, auspica «buon senso e serietà». «Spero prevalga il giusto equilibrio tra ambiente e diritto alla casa. Come imprenditori, faremo la nostra parte, ma il percorso deve essere graduale e condiviso con tutte le parti in causa, a partire dai proprietari».

A tal proposito, De Cian rivolge un appello alle istituzioni, soprattutto a quelle comunitarie: «I proprietari vanno sostenuti economicamente anche con contributi diretti. Se la strada sarà quella dell’obbligo, c’è la necessità di prevedere strumenti ad hoc oltre a tempi sostenibili. Un intervento di riqualificazione mediamente ha un costo di 50mila euro».

«Allo stesso tempo», sottolinea il presidente di Ance Belluno, «vanno trovate soluzioni sostenibili per il patrimonio esistente, con un’attenzione particolare per gli immobili insistenti nella montagna».

Alla Ceramica Dolomite i componenti del Tavolo – che riunisce manager, imprenditori e professionisti di tutta la filiera “casa” – hanno potuto visitare lo stabilimento e toccare con mano l’evoluzione green di prodotti e processi.

«La Ceramica Dolomite è un’eccellenza e la dimostrazione che il nostro è un manifatturiero di qualità, che nella transizione green potrà avere un ruolo trainante. L’importante è che l’intera filiera bellunese faccia rete: il Tavolo casa nasce proprio per questo e mette insieme dall’agente immobiliare all’impiantista, nessuno escluso», sottolinea De Cian.

A Borgo Valbelluna il gruppo di lavoro ha incontrato l’architetto Roberto Maida, uno dei massimi esperti di normative per l’edilizia, con il quale è stato affrontato anche il tema dei criteri ambientali minimi (i cosiddetti Cam), che rimangono obbligatori nel nuovo Codice dei Contratti entrato in vigore nell’estate del 2023.

«Si tratta di un aspetto cruciale perché la disciplina degli appalti pubblici ha subìto un’importante revisione dopo l’approvazione del Pnrr. Le partite sono ormai collegate», rimarca De Cian, per il quale il fattore “conoscenza” è ormai ineludibile.

Non a caso, Ance Belluno e Confindustria Belluno Dolomiti stanno predisponendo una serie di percorsi formativi sia in materia di normativa Cam che di progettazione Bim, acronimo di “Building Information Modeling”, un metodo per l’ottimizzazione della pianificazione, realizzazione e gestione delle costruzioni.

«Le transizioni green e digitale avranno un impatto senza precedenti nel sistema casa: sono processi che dobbiamo conoscere e gestire fin da ora. Il passaggio è epocale», conclude De Cian. 

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