Non è solo un deputato della Repubblica italiana, in quota Lega: Mirco Badole è anche, e soprattutto, il sindaco di San Gregorio delle Alpi. Un sindaco che vive con una certa apprensione il periodo caratterizzato dal contagio. E da numeri molto delicati anche nel suo territorio.
Sindaco, com’è la situazione?
«Attualmente è stabile: i casi riscontrati sono pari a 37 persone contagiate, di cui due sono in stato di ricovero. Sono un paio di settimane che i numeri dei positivi al Covid nel mio comune oscillano tra le 35 e 40 unità, un dato purtroppo costante. Il quadro è assolutamente preoccupante se teniamo conto che San Gregorio ha 1.600 abitanti. Un altro aspetto negativo è che le persone che hanno contratto il virus sono sparse un po’ ovunque nel territorio: questo ci fa capire che non si tratta di un focolaio singolo».
Favorevole o meno alla riapertura natalizia?
«La mia è una posizione parziale, cioè do per scontato il buon senso delle persone, anche se ovviamente non possiamo pensare di vivere delle festività natalizie come eravamo abituati a fare negli anni scorsi. La chiusura totale di tutto la vedrei come una restrizione esagerata, saranno i cittadini stessi che, seguendo le regole, potranno permettere di tornare prima e più velocemente a una vita simil normale».
Delibere a favore dei commercianti?
«Purtroppo i vincoli di bilancio ci legano le mani sulla possibilità di deliberare aiuti in favore di determinate categorie commerciali. Stiamo pero valutando la possibilità di intervenire sulla Tari. Quest’ultimo è uno dei pochi punti sul quale l’amministrazione può fare qualcosa, anche se senza fondi specifici saremmo in grosse difficoltà».
Tamponi di massa?
«Sarei contrario a uno screening della popolazione. Non si possono effettuare a tutti gli italiani, certo se prendesse valore il tampone rapido allora potrebbe essere uno strumento efficace da applicare a situazioni simili alla nostra, con tanti contagiati rispetto al numero di abitanti».
Un messaggio ai cittadini?
«Voglio dire loro di stare attenti, la situazione è seria e non si può sottovalutare. Bisognerà utilizzare ancora a lungo le mascherine e rispettare il distanziamento sociale. Inviato tutti a evitare gli spostamenti che non siano indispensabili».
E alle istituzioni?
«Il messaggio della Regione è concreto e ci è di supporto. Ben altro è il parere che ho dello Stato: con i continui Dpcm, mette preoccupazione e caos nella testa delle persone. E crea difficoltà alle amministrazioni comunali».