Fervono i preparativi per la sagra di Prapavei, che dopo due anni di stop riprende vita.
Nel borgo in comune di Sedico, cresce di giorno in giorno l’entusiasmo di un gruppo affiatato di volontari. E ad arricchire ulteriormente la festa, che aprirà i battenti il 13 agosto, è la tradizione dei murales.
Dal lontano 2003 le case di Prapavei e Boscon sono impreziosite da queste opere d’arte che raccontano la storia della famiglia o le tradizioni della vita contadina.
Col tempo si sono susseguiti grandi artisti, tanto che i murales sono ormai ventinove. Quest’anno a impreziosire l’iniziativa è stato Maurizio D’Addario: artista poliedrico, si è cimentato nella scultura con vari materiali e nei dipinti in tutta Italia.
Il murales realizzato è un’opera immersa nel verde, che ha richiesto ben più di due settimane di lavoro.
Le misure? Più di sette metri per raccontare la vita contadina, in cui i protagonisti sono a grandezza naturale. E, in particolare, per svelare la storia della famiglia Bianchet e della bachicoltura, che trova le sue radici nella Prima guerra mondiale.
D’Addario, inoltre, ha restaurato un altro murales della famiglia Cian, che era stato realizzato dall’artista Soppelsa: “Baita”, il titolo.
Non resta che fare una passeggiata nel borgo di Prapavei e Boscon per riempirsi gli occhi di bellezza e di storie di vita.