È tempo di bilanci per il dipartimento di area medica del distretto di Belluno. E a tracciare il punto, dopo un 2019 appena archiviato, è il direttore Massimiliano Mosca: «Per quanto riguarda l’attività di degenza delle tre medicine di Belluno, Agordo e Pieve, è stato mantenuto il livello di attività degli anni precedenti. Sia come numero di ricoveri, sia negli indicatori di efficienza, nonostante i reparti abbiano affrontato la necessità di sostituire unità mediche che hanno cessato il servizio. Di conseguenza, con periodi a ranghi ridotti, in attesa delle sostituzioni».
Il direttore del dipartimento entra poi nel dettaglio: «Per quanto riguarda la Reumatologia, carente di due unità a inizio 2019 per il pensionamento della responsabile e di un altro medico, è stata nominata una responsabile della Uosd. E si è riorganizzato un gruppo di medici con due specialisti ospedalieri e due convenzionati. I quali, attualmente, agiscono su più funzioni e in sinergia. Questo ha permesso quasi annullare la lista di galleggiamento che, a inizio anno, contava ottanta pazienti in lista in media».
Implementata pure la strategia di condividere figure specialistiche su più sedi: «Per esempio – conclude Mosca – il diabetologo in forza alla medicina di Pieve gestisce anche l’attività di Agordo. E un medico della medicina di Agordo va periodicamente a svolgere un ambulatorio finalizzato ai pazienti anziani con disturbi cognitivi nelle altre sedi. Rimane tuttavia il grave problema della carenza di organico».