Maltrattamenti, malnutrizione, pochissime cure veterinarie. È una vera “vita da cani”, spesso, quella dei pastori da conduzione che accompagnano le greggi. A lanciare l’allarme è Apaca, che ha preso carta e penna e ha scritto ai sindaci della provincia, al Reparto biodiversità dei carabinieri e ai Servizi veterinari dell’Ulss 1 Dolomiti, chiedendo maggiore sorveglianza per garantire il benessere di questi animali.
Le cifre
Sul territorio bellunese si contano tra 40 e 60 cani che guidano e proteggono le 15-20 greggi autorizzate ogni anno al pascolo vagante. Secondo Apaca alcuni di questi animali vivono in condizioni di maltrattamento, spesso legati alla catena tutto il giorno, malnutriti e privi di cure veterinarie, tra cui trattamenti antiparassitari e vaccini. Inoltre, la gestione dei cuccioli desta preoccupazione: alcuni vengono ceduti senza microchip né vaccinazioni essenziali, altri vengono abbandonati lungo i percorsi, finendo nei canili a spese dei comuni.
L’appello ai cittadini e alle istituzioni
Apaca invita quindi i cittadini a denunciare ogni caso di maltrattamento o violazione delle normative sulla tutela degli animali di cui vengano a conoscenza. Esorta inoltre le amministrazioni comunali ad aggiornare i regolamenti di polizia rurale, introducendo norme che regolino l’ingresso delle greggi nei centri abitati, le distanze minime da rispettare, l’obbligo di pulizia delle strade e piste ciclabili e il monitoraggio del numero di cani al seguito rispetto alle autorizzazioni.
Sorveglianza e responsabilità
Secondo Apaca, per migliorare la tutela degli animali basterebbe attivare una rete di controllo efficace: polizie municipali e carabinieri dovrebbero effettuare ispezioni alle greggi, segnalando eventuali irregolarità. Inoltre, l’azienda sanitaria e i comuni dovrebbero imporre ai responsabili del gregge l’obbligo di comunicare qualsiasi variazione nella presenza dei cani.
Una maggiore sorveglianza garantirebbe non solo il benessere degli animali, ma anche la sicurezza di escursionisti e cittadini, riducendo i rischi di aggressioni da parte di cani non sorvegliati.