Nevica ininterrottamente da più di 24 ore. Nell’arco della giornata le previsioni davano una quarantina di centimetri di neve fresca: in montagna ne sono caduti 80-85 centimetri. E cominciano a esserci problemi grossi per i tetti delle case.
In molti casi, soprattutto in Comelico e nell’alto Agordino, il manto bianco supera i 150 centimetri sulle coperture delle abitazioni. È neve pesante, che supera tranquillamente i 200 chili a metro cubo.
In Comelico sono stati attivati i Coc (centro operativo comunale) per far fronte all’emergenza. La Provincia si è attivata con i suoi tecnici, sono già state preallertate le squadre Ana e domattina (domenica 3 gennaio) in Prefettura verrà fatto il punto della situazione. L’idea è quella di creare un coordinamento per lo sgombero neve dai tetti. Resta il problema di dove portare tutta la massa nevosa.
Nel frattempo il pericolo valanghe rimane altissimo. Una piccola slavina si è verificata in località Mare (San Pietro di Cadore). Alcuni blackout elettrici dovuti ai manicotti di ghiaccio sui cavi elettrici sono già rientrati.
Dalla Protezione Civile regionale arriva l’appello a non spostarsi nelle zone montane, se non per motivi di necessità; le strade in molti casi sono quasi impraticabili e quindi devono essere lasciate libere per i mezzi tecnici e di soccorso.