Agrimont e l’agricoltura in pendenza: «Un settore ormai quasi eroico»

Agrimont e l’agricoltura in pendenza: «Un settore ormai quasi eroico»

Cinque giorni, 236 marchi aziendali, 193 provenienti da 13 regioni italiane e 43 provenienti da 16 Paesi esteri, una quindicina di convegni e incontri tecnici, numerose aree dedicate a dimostrazioni e laboratori. Sono i numeri di Agrimont: la Mostra nazionale dell’agricoltura di montagna, a Longarone Fiere Dolomiti, apre i battenti sabato 18 marzo.

«Agrimont è molto più di una mostra dell’agricoltura di montagna, è la nicchia specializzata di un settore primario – quello dell’agricoltura in pendenza – divenuto quasi eroico oggi, ma fondamentale nell’esprimere un mix tra qualità di prodotti, cura del territorio e valorizzazione del turismo» ha sintetizzato il presidente di Longarone Fiere Dolomiti, Michele Dal Farra, durante la presentazione in Provincia. «È la storia di Longarone Fiere, visto che arriva all’edizione numero 42, ma anche il futuro di una proposta che sa stare al passo con i tempi, mettendo insieme macchine e attrezzature agricole per gli addetti ai lavori, momenti di approfondimento, ma anche proposte per gli hobbisti, aumentati in maniera importante dopo il lockdown».

Tra gli approfondimenti tecnici, uno spazio importante sarà riservato al convegno Coldiretti-Cia-Confagricoltura sul “Psr Montagna, tra prospettive e opportunità”: un focus specifico sulle misure del Piano di sviluppo rurale, in programma il giorno di apertura (sabato 18 marzo). «Un convegno che vuole focalizzare l’attenzione su un tema di vitale importanza per l’agricoltura di montagna del futuro» hanno spiegato Alessandro De Rocco (presidente provinciale Coldiretti) e Italo D’Incà (consigliere Confagricoltura Belluno). «Il Psr traccia le linee guida su cui andrà a incardinarsi l’agricoltura nei prossimi anni e ci chiama a individuare lo sviluppo non solo delle nostre imprese, ma anche dell’intero territorio montano».

Approfondimenti tecnici arriveranno anche da Veneto Agricoltura: «L’agricoltura rappresenta una componente fondamentale nell’economia regionale e come tale va valorizzata e tutelata – ha detto il direttore Nicola Dell’Acqua. Proprio per questo intendiamo proporre momenti significativi, con l’obiettivo di dare spunti e strumenti utili».

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