Accesso limitato alla Grotta Azzurra e niente canyoning

Accesso limitato alla Grotta Azzurra e niente canyoning

È entrata in vigore alla fine della scorsa settimana un’ordinanza che norma l’accesso alla Grotta Azzurra limitando l’accessibilità della parte finale del sentiero e vieta le attività di canyoning. 

«I crolli degli ultimi mesi non consentono più un accesso alla parte prospicente alla grotta in sicurezza. Con l’aiuto del gestore del Castello di Zumelle che ringrazio, abbiamo perciò posto dei grandi cartelli impossibili da non vedere che limitano l’accesso al tratto finale di sentiero imponendo di fermarsi in un punto sicuro a circa 20 metri dalla grotta, punto dal quale la grotta è comunque ammirabile e fotografabile» dichiara il vicesindaco di Borgo Valbelluna, Simone Deola.

L’ordinanza, oltre a inibire l’accesso alla parte terminale del sentiero 2311, vieta la pratica del canyoning lungo l’asta del torrente Rui, dal ponte Rui alle Coiade fino alla grotta stessa. 

Le violazioni all’ordinanza sono punite con l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro.

«La Grotta Azzurra è un sito quanto bello quanto fragile, la cui fragilità si traduce in pericolosità se non vengono rispettate le prescrizioni» continua Deola. «Purtroppo nel corso di questi anni una parte dei visitatori non ha dimostrato un atteggiamento di rispetto né verso l’ambiente, né verso sé stessi, né verso potenziali soccorritori e questo non è tollerabile. Monitoreremo l’evoluzione della frequentazione in questo periodo, anche con l’aiuto che abbiamo chiesto ad altri organi di controllo, e se dovessimo riscontrare ancora comportamenti scorretti dovremmo per forza adottare provvedimenti più drastici con la chiusura del sentiero».

L’ordinanza della scorsa settimana si aggiunge all’ordinanza del 2018, tutt’ora in vigore, che vieta la balneazione, l’accesso con calzature non idonee, di notte e in condizioni meteo non ottimali.

«Ricordo che il sentiero di accesso non è per tutti, richiede una buona dose di capacità fisica e la forra non è coperta da segnale telefonico» conclude Deola. «Mi appello al buon senso delle persone affinché un luogo meraviglioso possa essere visitato con rispetto e con sicurezza».

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