Era il 10 marzo 1945. 77 anni fa, al Bosco delle Castagne (alle porte di Belluno), dieci partigiani furono impiccati dai nazisti. Un atto di rappresaglia per quanto accaduto qualche giorno prima. Il 7 marzo le truppe tedesche si erano recate al poligono di tiro, ma inaspettatamente avevano trovato due enormi cartelli con la sagoma di Adolf Hitler dove c’era scritto “Zigklt gut” ossia “mirate bene”. I tedeschi erano corsi immediatamente a togliere i due cartelloni, ma il terreno attorno era minato.
Oggi (13 marzo), 77 anni dopo, la città di Belluno ricorderà quei giovani partigiani: Pasi Mario (Montagna), Santomaso Giuseppe (Franco), Bortot Francesco (Carnera), Boni Marcello (Nino), Bertanza Pietro (Portos), Como Giuseppe (Penna), Fiabane Ruggero (Rampa), Cibien Giovanni (Mino), Candeago Giovanni (Fiore), e Ioseph, soldato francese sconosciuto. “Amarono la libertà più che la vita”, recita la lapide che ne ricorda i nomi al Bosco delle Castagne. E proprio qui ci sarà la commemorazione.
L’appuntamento è alle 10, davanti alla stele, per la messa che sarà presieduta dal vescovo Renato Marangoni, con gli onori ai caduti, l’alzabandiera e la posa di una corona d’alloro. Dopo l’intervento del sindaco Jacopo Massaro e il saluto del presidente dell’Anpi di Trento, Mario Cossali, l’orazione ufficiale sarà tenuta da Francesco Rasera Berna, presidente del consiglio comunale di Belluno.