C’è anche Alfonso Lentini tra i 35 autori inseriti in “Multiperso”, il primo volume della nuova collana “Glossa”, ideata dall’editore Piedimosca di Perugia e interamente dedicata alla prosa brevissima, con un’attenzione particolare alla sperimentazione e una vocazione all’eterogeneità.
Un’antologia che nasce online, dal lavoro quotidiano dell’omonimo blog curato da Carlo Sperduti.
Sperduti, direttore della collana, ha voluto dare spazio all’autore siciliano ma da anni residente a Belluno. La cui scrittura irregolare trova nella forma breve e frammentaria forse il suo esito più significativo, come risulta anche da suoi precedenti libri (“Luminosa signora”, “Tre lune in attesa”, “Le professoresse meccaniche”) e dalla sua costante collaborazione con riviste di scrittura online come “Il Cucchiaio nell’Orecchio”.
Ma quelli inseriti in “Multiperso” non saranno gli unici brani di Lentini ad avere spazio nella collana: tra i prossimi volumi di “Glossa” è prevista anche l’uscita di un suo volume singolo.
«Si può imboccare una via – ci ricordano le tracce del Multiperso – se ne possono imboccare molte. Ci si può soltanto perdere. Se non ci si perde, si rischia di arrivare. Di conseguenza: la tentazione di stare. Ma il Multiperso non sta. Nel Multiperso ci si sposta».
E la collana infatti «Sceglie la forma brevissima in quanto campo privilegiato di ricerca, sospensione, deragliamento, mistero, esattezza, stile, densità, spostamento».
Ecco una delle “Microfinzioni” di Alfonso Lentini pubblicate nell’antologia:
PIAZZA DEI MARTIRI
La caduta dei piedi ebbe inizio alle ore 72 e mezzo del 56 aprile. Era un anno ubriaco e cadevano piedi. Annaviola uscì di buon mattino.
Il gioco delle combinazioni volle che quando apri la porta si trovasse davanti alla piazza dei Martiri, vasta e semicircolare, livida per la foschia, e la vide tutta rigonfia di piedi. Ne prese uno, lo ripose nella borsetta e si disse: potrei usarlo per difendermi dall’Irreparabile.
“Multiperso”, (175 pagine – € 12) è già disponibile in questi giorni anche nelle librerie bellunesi.