Sono ancora pochi, fortunatamente, i casi di truffe agli anziani in provincia di Belluno. Negli ultimi due mesi i carabinieri, guidati dal comandante provinciale, Enrico Pigozzo, si sono dovuti occupare di tre soli casi. Ma quando si parla di raggiri, soprattutto verso le persone più avanti con l’età, anche un solo caso è di troppo.

È necessario tenere gli occhi aperti, ha spiegato ieri mattina Pigozzo, nel presentare l’opuscolo informativo che il Comando provinciale dei carabinieri ha approntato. Perché in una provincia dove l’età media si alza sempre più e molti anziani vivono soli e isolati, il fenomeno delle truffe potrebbe crescere velocemente. Anche perché il campionario dei raggiri, spiega Pigozzo, è molto vario, e colpisce direttamente, spesso, gli affetti più cari:

Ma qual è l’entità del danno di chi subisce una truffa? Dipende dalla vittima, da quello che ha trovato in casa. Ma spesso supera alcune migliaia di euro, tra denaro e gioielli, spesso un ricordo di famiglia.

I carabinieri di Belluno hanno quindi predisposto un agile opuscolo pieghevole, con tanti utili consigli, che verrà presto distribuito alle Stazioni dei Carabinieri, nelle parrocchie, nei centri anziani, in tutti i luoghi di ritrovo, anche grazie all’aiuto dei soci dell’Associazione Nazionale Carabinieri: