Da questo mese è aperto all’ospedale San Martino di Belluno un ambulatorio epilessia degli adulti, un ambiente dedicato per l’inquadramento e la cura di questa patologia. Il referente è Matteo Colombo, medico neurologo con formazione specifica, rientrato in Veneto dopo gli studi all’università Bicocca di Milano ed alcune esperienze professionali in Alto Adige.
«Quando il dottor Ferracci, direttore della Neurologia di Belluno, mi ha detto che cercava qualcuno che prendesse in mano ed espandesse questo settore non ho avuto dubbi – ricorda Colombo -. Mi sono sempre occupato con soddisfazione di questo argomento ed ho avuto la fortuna di avere come maestri alcuni dei più importanti esperti italiani del campo: ora è il momento di mettere a frutto i lunghi studi e qui ho trovato buone prospettive di crescita.»
«L’epilessia – continua Colombo – è una malattia che fa paura. La parola deriva dal greco e′πιλαµβa′νειν (epilambanein) che significa “essere sopraffatti”. Le crisi epilettiche, infatti, sono fenomeni improvvisi conseguenti all’attivazione anomala di circuiti elettrici del cervello, più o meno estesi, così che i quadri clinici risultanti vanno dalle classiche convulsioni con perdita di coscienza a forme anche difficili da interpretare. E’ una condizione che, stando all’epidemiologia, colpisce 1 soggetto ogni 100, pertanto possiamo aspettarci in provincia circa 2.000 persone con epilessia (va assolutamente evitato il termine “epilettico” perché troppo carico di stigma). Le cause sono molteplici: anomalie genetiche, traumi cranici, ictus, tumori cerebrali, encefaliti e demenze. Nel 30% dei casi, però, restano sconosciute. Rispetto al passato, sappiamo ormai che l’epilessia non è una malattia statica (“epilettico una volta, epilettico per sempre” si diceva un tempo) ma dinamica, suscettibile di attraversare fasi di miglioramento e peggioramento, ma anche di andare più o meno lentamente a spegnersi e arrivare, infine, ad una vera e propria guarigione.»
Lo specialista epilettologo è a disposizione nell’ambulatorio dedicato il mercoledì pomeriggio, su prenotazione, per un miglior inquadramento clinico e la presa in carico specialistica dei pazienti.
