200 miliardi del Recovery a rischio, i sindaci chiedono un cambio delle regole

200 miliardi del Recovery a rischio, i sindaci chiedono un cambio delle regole

«O si cambiano le regole, oppure non riusciremo a spendere nulla». L’allarme dei sindaci è risoluto. Di mezzo ci sono le risorse del Recovery Plan, fondamentali per la ripartenza. I primi cittadini ne hanno parlato ieri mattina all’incontro tra Anci e ministero Pubblica amministrazione.

Al meeting organizzato in remoto ha partecipato anche il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, recentemente nominato dal presidente nazionale Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) come delegato a personale e relazioni sindacali.

«Sono in arrivo oltre 200 miliardi per far ripartire il Paese e non c’è abbastanza personale per gestire questa ripresa – denuncia Massaro -. Da quando si “libera” un posto in Comune, passano quasi 18 mesi per concludere un’assunzione, visti gli adempimenti necessari, ben 12, che richiedono tempi ed elaborazioni lunghissime. Dal 2007 al 2019, le amministrazioni comunali hanno perso circa 120mila dipendenti, un quarto del totale, senza che a questo taglio sia corrisposta una riduzione dei carichi di lavoro; anzi, c’è stato addirittura un aumento del carico burocratico».

Un cortocircuito che non va bene. Soprattutto in questo periodo. «Lo Stato chiede ai Comuni di fare molte più cose con molto meno personale – continua Massaro -. Personale che ha via via perso professionalità e competenze: con il divieto di affiancamento in vigore, infatti, non è possibile nemmeno effettuare un passaggio di consegne. Se questa è la situazione, del Recovery Fund sarà impossibile spendere un euro: c’è un bisogno infinito di risorse per i territori e per l’economia locale, ma servono nuove misure che superino queste lungaggini assurde, la sostenibilità del bilancio e i vincoli imposti dallo Stato. Pensiamo al Bonus 110%: lo Stato ha messo delle risorse, i Comuni sono impegnati a studiare le richieste, e per chi volesse fare nuove assunzioni straordinarie per questo deve rispettare vincoli di bilancio non indifferenti».

Queste le criticità evidenziate da Anci al ministro Brunetta: «Da parte del ministro, abbiamo rilevato piena disponibilità. Ci è stato chiesto di organizzare dei tavoli di confronto sia su questa tematica di tipo emergenziale che per affrontare il tema generale del riassetto delle risorse umane nella Pubblica amministrazione, aspetto fondamentale per ammodernare e velocizzare il lavoro dei Comuni».

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