Da Pedavena a Rio Grande do Sul: l’esempio e il coraggio di Anna Rech

Da Pedavena a Rio Grande do Sul: l’esempio e il coraggio di Anna Rech

 

La storia di oggi ci porta da Pedavena in viaggio verso il Brasile con Anna Pauletti Rech.

Siamo a fine 1800: precisamente, nel 1875. Anna Rech non aveva studiato, anzi, forse non sapeva leggere, né scrivere.

Nacque a Pren, nel 1828, e si sposò a soli 19 anni con Osvaldo, da cui ebbe sette figli.

Rimase vedova a 47 anni, con una famiglia da crescere e una vita non facile da affrontare. Anna, però, non si fece abbattere: doveva andare avanti per dare un futuro ai suoi adorati figli. Con i quali partì: destinazione, Brasile.

Ci misero quattro lunghissimi mesi per arrivare alla meta, attraverso un lungo ed eterno viaggio della speranza. Giunta nel Sud del Brasile, lo Stato le concesse due lotti di terra: 25 ettari a Rio Grande do Sul, una zona di passaggio strategica per i tanti che, per lavoro, dovevano spostarsi.

Anna lo intuì subito: non serviva avere un’istruzione, ma lei intelligente lo era. Aveva un innato spirito imprenditoriale e di iniziativa.

Inizialmente svolgeva qualsiasi lavoro, anche la balia. Poi, grazie all’aiuto dei figli, trasformò la casa colonica in cui viveva in una locanda: dava ospitalità a viandanti e vendeva generi di prima necessità.

Negli anni, questo luogo divenne il punto di riferimento di commercianti, viaggiatori e allevatori. Intorno alla locanda, l’area, un tempo isolata, iniziò così a popolarsi di case e persone che lì volevano vivere.

Era un punto nevralgico, a tal punto da diventare famoso: Ana Rech, si chiamò nel tempo, per adattamento all’idioma locale. 

Questo ci fa capire la forza, la tenacia e lo spirito di sacrificio di una donna che, pur senza istruzione e da sola, è diventata un esempio per tutti.

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